Dopo aver scoperto che il proprio figlio era scappato da un ristorante senza aver pagato il conto infatti, un papà siciliano ha contattato il locale in questione offrendosi di mandare il ragazzo a lavorare gratuitamente per riparare il danno e imparare a comportarsi.
Protagonisti di questa storia – l'ennesima, nell'estate degli scontrini esorbitanti e dei conti non saldati – sono cinque adolescenti (tutti di età interno ai 17 anni) provenienti dalla provincia di Ragusa che durante la loro vacanza sull'isola di Malta hanno pensato bene di scappare da un ristorante senza pagare il pasto.
Una bravata appunto, che però ha causato un ammanco di circa un centinaio d'euro nell'incasso del locale, non proprio bruscolini.
Per sfortuna dei ragazzi però, uno dei due titolari del ristorante vantava proprio origini italiane e dopo aver riconosciuto l'accento dei giovani, l'uomo ha contattato alcuni giornali siciliani per diffondere le immagini della fuga riprese delle telecamere di sicurezza.
Così, nonostante i volti nelle fotografie fossero oscurati, il padre di uno dei ragazzi ha immediatamente riconosciuto il proprio figlio tra i colpevoli del piccolo misfatto.
Ottenuta dal giovane la confessione del fatto e quello che è sembrato un sincero pentimento, il genitore ha quindi contatto il ristorante maltese non solo per saldare il conto impropriamente evaso, ma anche per proporre una particolare forma di riparazione per il danno causato: se i ristoratori avessero accettato, la prossima estate il ragazzo sarebbe andato a lavorare per loro completamente gratis.
In questo mondo – ha spiegato lo stesso padre a uno dei due soci del locale – il figlio avrebbe imparato il valore della fatica e del lavoro altrui.
Un gesto che molto apprezzato dai gestori, i quali però hanno declinato l'offerte, nonostante l'insistenza dell'uomo. Dopotutto, come hanno raccontato loro stessi al Corriere della Sera, si è trattato di uno sbaglio da ragazzini e il comportamento esemplare del padre ha immediatamente ripianato ogni torto.
Restava però la questione economica, anche perché il genitore era subito apparso irremovibile sulla volontà di saldare il debito del figlio. I due imprenditori hanno però preferito suggerire una soluzione alternativa, indicando un’organizzazione benefica alla quale devolvere la somma del conto "incriminato". Somma che al momento del versamento da parte di questo "papà-gentiluomo" è stata raddoppiata.
Insomma, quella che doveva essere una ragazzata estiva da raccontare agli amici si è trasformata in una vera lezione sull'educazione e il rispetto. E siamo sicuri che l'esempio di questo padre abbia insegnato al figlio più di mille discorsi vuoti e retorici.