Il rotavirus è un virus intestinale altamente infettivo del tratto digerente che colpisce specialmente neonati e bambini piccoli. Provoca una forma grave di gastroenterite ed è particolarmente pericoloso per i piccoli perché rischia di causare una grave disidratazione. Come riporta l’Istituto Superiore di Sanità, si tratta della causa più comune di gastroenteriti virali fra i neonati e i bambini sotto i 5 anni. Diarrea acquosa, vomito, mal di pancia e febbre alta sono i sintomi più comuni dell’infezione da rotavirus, che si previene attraverso una corretta igiene e la vaccinazione di routine. Il più comune è il rotavirus di ceppo A, più infettivo rispetto ai gruppi B e C. Anche se in Europa i casi di rotavirus sono sotto controllo e normalmente vengono curati e guariti, a livello globale il rotavirus costituisce una vera e propria emergenza sanitaria, che, secondo l’Oms, provoca nei Paesi a basso reddito 500-600 decessi infantili al giorno.
Sintomi del rotavirus
I sintomi più comuni dell’infezione da rotavirus sono quelli tipici di una gastroenterite virale sia negli adulti che in bambini e neonati, quali:
- Diarrea acquosa
- Vomito
- Mal di pancia e dolori addominali
- Febbre alta
- Perdita di appetito
- Disidratazione dovuta alla perdita di liquidi corporei, particolarmente pericolosa in neonati e bambini. I segnali di disidratazione sono la diminuzione della minzione, la secchezza della bocca e della gola, la sensazione di vertigine quando ci si alza, il pianto senza lacrime, la sonnolenza o l’agitazione insolita
La malattia ha in genere un periodo di incubazione di circa due giorni, dopo i quali si manifestano vomito e diarrea acquosa. I sintomi persistono per un lasso di tempo che generalmente va dai 3 ai 7 giorni.
Il virus gastrointestinale, quindi, viene espulso tramite le feci nel giro di una settimana.
Come si trasmette il rotavirus?
Il rotavirus si diffonde attraverso la trasmissione oro-fecale secondo tre modalità principali di contagio:
- Il soggetto colpito da diarrea non si lava accuratamente le mani dopo essere stato in bagno
- Il paziente si tocca la bocca dopo aver toccato un oggetto contaminato da feci infette (come un pannolino o un giocattolo)
- Il piccolo mangia cibo o beve acqua contaminati dal virus (tipicamente nelle mense e nei luoghi di ristorazione collettiva)
In neonati e bimbi piccoli la gastroenterite da rotavirus è estremamente contagiosa. Il virus, infatti, è capace di sopravvivere per giorni sulle superfici dure e asciutte (come, appunto, i giocattoli, maneggiati dai piccoli a casa, al nido e nelle scuole dell’infanzia), mentre resiste qualche ora sulle mani.
Anche gli adulti, comunque, possono contrarre l’infezione da rotavirus dopo un contatto ravvicinato con un bimbo infetto, tuttavia nel loro caso la malattia raramente è grave.
Diagnosi dell'infezione da rotavirus
L’infezione da rotavirus in genere viene riconosciuta in neonati e bambini con una semplice valutazione pediatrica.
È raro che i medici prescrivano esami specifici per rilevare il rotavirus, a meno che non si sospetti un’epidemia. In caso di accertamenti, comunque, vengono inviati i campioni di feci dei pazienti a un laboratorio per un test rapido.
Vaccino e prevenzione del rotavirus
Il contagio da rotavirus si previene attraverso una corretta igiene e la vaccinazione di routine.
Nello specifico, è opportuno mantenere puliti gli spazi frequentati dai piccoli e lavare le mani sfregandole con il sapone per 15-20 secondi, dopodiché sciacquarle con acqua corrente e asciugarle con un asciugamano di carta. Una pratica che, anche se non uccide il virus, aiuta a contrastarne la diffusione.
Oltre all’attenzione alla pulizia personale, essenziale nella lotta al contagio è il vaccino anti-rotavirus, che in Italia è fortemente raccomandato, anche se non obbligatorio, a partire dalla sesta settimana di vita del neonato. La vaccinazione contro i rotavirus viene somministrata per via orale e consiste in 2 o 3 dosi (a seconda del vaccino utilizzato). La prima dose va effettuata dalla sesta settimana di vita, mentre la seconda entro le 24 settimane e la terza, qualora sia prevista, entro le 32 settimane del lattante.
Come si cura
In caso di infezione, il trattamento è aspecifico, cioè non esiste una cura specifica per curare il rotavirus. Di solito i bimbi recuperano forze ed energie attraverso il riposo a letto e reidratandosi per compensare la perdita di liquidi.
La disidratazione, infatti, è particolarmente rischiosa. La perdita eccessiva di liquidi rende i più piccoli deboli e apatici, causa secchezza della bocca e battito cardiaco accelerato. Proprio a causa della disidratazione grave, infatti, neonati e bambini possono essere ricoverati in ospedale, dove vengono somministrati i liquidi per via endovenosa.