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29 Novembre 2023
10:00

Samuele Palumbo, violinista 12enne che ha vinto un talent suonando i Queen: «Ho creduto in me stesso e fatto sacrifici, così i sogni si realizzano»

Samuele Palumbo è un 12enne dai capelli ricci e la passione per la musica. Ha vinto l'ultima edizione di "Tú sí que vales" portando Bohemian Rhapsody dei Queen in una sua versione al violino, diventando il più giovane vincitore di sempre.

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Samuele Palumbo, violinista 12enne che ha vinto un talent suonando i Queen: «Ho creduto in me stesso e fatto sacrifici, così i sogni si realizzano»
Samuele Palumbo
Credits: Fascino P.g.t – Tu Si Que Vales.

Samuele Palumbo, 12 anni, sguardo bambino sotto una coltre di capelli riccissimi, due fossette inconfondibili e un sorriso sempre stampato in faccia. Sembra un ragazzino come tanti, fino a che non ha tra le mani arco e violino, a quel punto inizia a suonare come un professionista, e non contento danza, balla e salta a ritmo di musica.

Ha dato il meglio di sé partecipando al talent show "Tu si que vales" 2023 di Canale 5 , edizione della quale è stato il vincitore assoluto.

«Per me vincere sarebbe fantastico, significherebbe che tutti i sacrifici che fino ad ora ho fatto, verrebbero ripagati» diceva Simone prima dell'ultima esibizione, ignaro del successo che qualche ora dopo lo avrebbe investito.

Nonostante la sua passione per la musica non dimentica la scuola, lo sport e le amicizie ma ci tiene a dire che coltivare le proprie passioni richiede non pochi sacrifici.

Simone ha incantato la giuria cimentandosi in una sua versione al violino di Bohemian Rhapsody, successo dei Queen, uscito ben prima che lui nascesse. Ma quando ascolta la musica e la suona, a Samuele le date non importano: «A me piacciono i fuori classe nella musica, che si tratti di Mozart o dei miei amatissimi Queen». E un fuoriclasse si è dimostrato anche lui, divenendo l'idolo di tutti i suoi compagni di classe, e dell'Italia intera, incollata al piccolo schermo per guardare le sue esibizioni.

Ciao Samuele, come è nata la tua passione per il violino?

Premetto che in casa mia, fin da quando ero piccolo, ho sempre vissuto nel mondo della musica. Giocavo con la tastiera di mia mamma, e mi divertivo a fare il maestro d'orchestra.

Mia sorella suonava anche lei il violino, ed io essendo piccolino e dovendo assistere alle sue lezioni, chiesi ai miei genitori di cominciare a suonare anch'io il violino.

É difficile conciliare il tuo amore per la musica con la scuola?

Non ho mai avuto molti problemi con lo studio, né al conservatorio, né a scuola. Ora frequento la terza media e ho trovato un metodo di studio abbastanza buono che mi permette di gestire bene il mio tempo. Riesco a studiare ma anche a dedicarmi alle mie passioni come il calcio o l'aviazione.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Nel tempo libero mi piace suonare, nella mia cameretta ho una vera e propria postazione con pianoforte, tastiera, chitarra classica ed elettrica, batteria e molti altri strumenti, con mi diverto a registrare qualche brano.

Samuele Palumbo
Credits: Fascino P.g.t – Tu Si Que Vales.

Mi piace uscire con gli amici oppure giocare a calcio.

Chi ti ha iscritto a Tu si Que Vales?

Circa 3-4 anni fa, una sera mio padre provò ad iscrivermi a Tu si Que Vales, e un anno dopo la redazione mi contattò.

Poi a causa della pandemia tutto rimase sospeso, fino a quando la redazione ci convocò per fare l'audizione a Catania, da lì cominciò il mio percorso.

Ti aspettavi di vincere?

Sinceramente no, non mi aspettavo di vincere, perché quest'anno hanno partecipato dei concorrenti che facevano cose strabilianti, sono rimasto scioccato.

Appena dopo la vittoria chi hai chiamato o chi hai abbracciato?

Ero in hotel con papà davanti alla tv a guardare la diretta: ci siamo abbracciati è stato molto emozionante, una soddisfazione.

Samuele Palumbo
Credits: Fascino P.g.t – Tu Si Que Vales.

A chi dedichi la tua vittoria?

Ho dedicato la mia vittoria a tutte quelle persone che non credono in loro stesse, perché se si ha un sogno, per realizzarlo serve studio, passione e non smettere di credere in sé stessi.

Hai vinto con un brano dei Queen del 1975, chi ti ha tramandato la passione per questo gruppo musicale?

Io amo moltissimo i Queen, le loro canzoni erano e sono dei capisaldi della musica, melodie spettacolari e testi geniali.

E la musica di adesso ti piace?

A me piacciono i fuoriclasse, ognuno nel suo genere, dai classici al pop: Mozart o i Queen, è lo stesso.

Riesci a immaginare la tua vita senza la musica?

Impossibile immaginare la mia vita senza la musica, oltre al violino ho studiato il pianoforte al conservatorio e adesso continuo da autodidatta.

Samuele Palumbo
Credits: Fascino P.g.t – Tu Si Que Vales.

Suono anche la batteria, la chitarra (sia classica sia elettrica) il flauto, l’armonica e la fisarmonica. Con la musica riesco a trasmettere tutti i miei sentimenti.

Cosa diresti a un bimbo che vuole provare a suonare il violino?

Direi di credere in se stesso, di seguire la propria passione con perseveranza e studio, ma soprattutto di divertirsi.

Come hanno reagito i tuoi compagni di classe e le tue insegnanti alla notizia della vittoria?

Erano felicissimi per me, la preside insieme alla vicepreside hanno riservato un piccolo momento dedicato a me durante le ore scolastiche, per festeggiare la mia vittoria.

E la tua maestra di musica?

Anche lei è felicissima per me, perché se sono arrivato fino a questo punto è soprattutto grazie alla sua professionalità e al suo modo di insegnare.

Come ci si sente ad essere il più giovane vincitore in Italia di "Tú sí que vales"?

Mi sento onorato e soprattutto soddisfatto di me stesso, con questa vittoria ho dimostrato che tutto è possibile.

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Sophia Crotti
Redattrice
Credo nella bontà e nella debolezza, ho imparato a indagare per cogliere sempre la verità. Mi piace il rosa, la musica italiana e ridere di gusto anche se mi commuove tutto. Amo scrivere da quando sono piccola e non ho mai smesso, tra i banchi di Lettere prima e tra quelli di Editoria e Giornalismo, poi. Conservo gelosamente i miei occhi da bambina, che indosso mentre scrivo fiduciosa che un giorno tutte le famiglie avranno gli stessi diritti, perché solo l’amore (e concedersi qualche errore) è l’ingrediente fondamentale per essere dei buoni genitori.
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