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6 Marzo 2024
15:00

Sarah: significato del nome, varianti e curiosità

Sarah è la variante inglese di Sara. Si tratta di un nome di origine ebraica ampiamente diffuso anche nel nostro Paese.

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Sarah: significato del nome, varianti e curiosità
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Sarah è la variante inglese dell'italiano Sara. Si tratta di un nome di origine ebraica che significa "signora" o "principessa".

Etimologia

Sarah deriva dall’ebraico Sarah (שָׂרָה).

Significato

Sarah significa “signora”, “principessa”.

Secondo la narrazione biblica, la prima moglie di Abramo originariamente si chiamava Saray, cioè “litigiosa”: fu Dio a cambiarle il nome in Sara. Per questo, il nome Sarah rimanda alla regalità e alla raffinatezza.

Onomastico

L’onomastico si festeggia il 20 aprile, in memoria di Sara di Antiochia, che partì per Alessandria per battezzare i figli contro il volere del marito e contravvenendo alle disposizioni imperiali romane.

Due date legate al nome Sara sono il 19 agosto, giornata dedicata dalla Chiesa copta alla Sara biblica, moglie di Abramo, e il 27 dicembre, in ricordo della beata Sára Salkaházi, vergine e martire a Budapest.

Varianti

  • Varianti maschili italiane: Non si registrano varianti
  • Varianti femminili italiane: Sara
  • Varianti maschili straniere: Non si registrano varianti
  • Varianti femminili straniere: Sally, Sadie
  • Varianti maschili rare: Saro
  • Varianti femminili rare: Saara, Sari

Diffusione

Nonostante si tratti della variante inglese, Sarah è abbastanza utilizzato in Italia, con 129 neonate iscritte all'anagrafe nel 2022, secondo l'Istat. L'italiano Sara tuttavia rimane la versione più diffusa, scelta da più di 1.500 famiglie.

Curiosità

Sarah Jessica Parker è un'attrice statunitense nota per il ruolo di Carrie Bradshaw nella serie cult Sex and the City.

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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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