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2 Settembre 2023
12:30

Scollamento delle membrane: cos’è, quali sono i rischi e cosa succede dopo

Lo scollamento delle membrane è una manovra ostetrica utilizzata per accelerare o indurre il travaglio naturale. Consiste nel separare manualmente le membrane dalla parete dell’utero e viene effettuata a circa 40 settimane. Se ha successo, generalmente la gestante entra in travaglio entro 24-48 ore, anche se non esistono garanzie sull’efficacia.

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Scollamento delle membrane: cos’è, quali sono i rischi e cosa succede dopo
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Lo scollamento delle membrane è una procedura che consiste nel separare manualmente le membrane amniocoriali dalla parete dell'utero, con lo scopo di accelerare o indurre il travaglio. Vi si ricorre quando il collo dell’utero ha iniziato a dilatarsi e la gestante è vicina al termine, o l’ha superato, e viene effettuato dall’ostetrica/o o dal ginecologo, che passa il dito attorno alla cervice durante l’esame interno. Lo scollamento delle membrane è generalmente sicuro nelle gravidanze non complicate, anche se presenta dei rischi minori, come un fastidio durante la procedura o un leggero sanguinamento vaginale. In compenso, la procedura aumenta la probabilità di travaglio spontaneo e, quindi, di evitare un’induzione medica, anche se non esistono garanzie sulla sua efficacia.

Cos'è lo scollamento delle membrane

Lo scollamento delle membrane è uno dei metodi utilizzati per indurre il travaglio naturalmente. Si tratta di una tecnica manuale (meccanica) praticata dall’ostetrica/o o dal medico, che inserisce una o due dita nella cervice della gestante e, attraverso un movimento circolare continuo, separa le membrane amniocoriali dalla parete dell’utero. La separazione aumenta la probabilità di innescare il travaglio perchè aiuta il corpo della mamma a rilasciare le prostaglandine, sostanze chimiche che favoriscono le contrazioni uterine e la maturazione cervicale, e a produrre ossitocina, ormone che potenzia l’attività dell’utero durante il travaglio.

Quando si esegue lo scollamento delle membrane?

Lo scollamento delle membrane è una tecnica manuale facoltativa che viene effettuata a termine o oltre il termine di gravidanza, quando il collo dell’utero ha già almeno una iniziale dilatazione. A proporla alla gestante è l’ostetrica/o o il medico per provare a innescare il travaglio in modo naturale, evitando di ricorrere all’induzione medica. Si tratta, comunque, di una soluzione possibile nei casi in cui non c’è urgenza e dopo valutazione della condizione clinica della paziente.

Per effettuare lo scollamento delle membrane è necessario avere una dilatazione cervicale di almeno 1-2 cm

Come si fa lo scollamento delle membrane

La procedura dura pochi secondi, durante i quali l'ostetrica/o o il medico introduce una o due dita attorno alla cervice per separare le membrane del sacco amniotico che circonda il feto dalla parete del segmento uterino inferiore.

È opportuno seguire delle raccomandazioni prima, durante e dopo lo scollamento. Innanzitutto, si tratta di una tecnica facoltativa e, in quanto tale, il professionista che la esegue è chiamato a informare la gestante sulla metodica. Per procedere serve, quindi, il consenso verbale della futura mamma.

Affinché il professionista effettui lo scollamento delle membrane, occorre che il collo dell’utero sia parzialmente dilatato e che il quadro clinico della diade sia favorevole.

Lo scollamento viene effettuato durante una visita interna, in una situazione di non urgenza. Dopodiché, in assenza di altri sintomi, la gestante generalmente non viene ricoverata e può tornare a casa, in attesa dell’evolversi della situazione. Magari la donna incinta nota una lieve perdita di sangue, contrazioni, rottura delle acque, oppure nulla. In ogni caso, si raccomanda alla futura mamma di tenersi monitorata e di riferirsi al proprio professionista di fiducia in caso di dubbi.

Cosa succede dopo lo scollamento delle membrane?

Dopo lo scollamento è normale che si verifichi un lieve sanguinamento o spotting. In alcuni casi, nelle ore successive alla manovra ostetrica la gestante sperimenta contrazioni irregolari, crampi o un leggero fastidio.

Per quanto riguarda le tempistiche per il travaglio, non esiste una regola. Il travaglio ha una probabilità maggiore di innescarsi entro 24-48 ore dallo scollamento, anche se la pratica non risulta sempre efficace.

Rischi e possibili complicanze

Lo scollamento delle membrane può presentare effetti collaterali, come il dolore e il sanguinamento, ma in generale è ritenuta una pratica sicura. In caso di forte dolore o sanguinamento è raccomandabile contattare immediatamente il medico, l'ostetrica o recarsi al più vicino pronto soccorso.

Esiste la possibilità che durante la procedura si rompano le acque, con i rischi connessi. Lo scollamento, poi, non è raccomandato per chi, a causa di altre condizioni, rischia di dover ricorrere a un parto cesareo.

Quanto è doloroso lo scollamento delle membrane?

Il dolore provocato dallo scollamento delle membrane dipende dalla percezione della singola gestante. Alcune future mamme la descrivono come una pratica fastidiosa, altre come dolorosa.

Se il travaglio non parte dopo lo scollamento delle membrane?

In alcuni casi, il travaglio ha inizio entro poche ore dallo scollamento, mentre in alcuni casi non avviene nulla. Se il travaglio non parte, il medico può proporre l’induzione.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Rachele Turina
Redattrice
Nata a Mantova, sono laureata in Lettere e specializzata in Filologia. Antichità e scrittura sono le mie passioni, che ho conciliato a Roma, dove ho seguito un Master in Giornalismo concedendomi passeggiate fra i resti romani (e abbondanti carbonare). Il lavoro mi ha riportato nella Terra della Polenta, dove ho lavorato nella cronaca e nella comunicazione politica. Dall’alto del mio metro e 60, oggi scrivo di famiglie, con l’obiettivo di fotografare la realtà, sdoganare i tabù e rendere comodo quel che è ancora scomodo. Impazzisco per il sushi, il numero sette e le persone vere.
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