Precarietà sul lavoro, situazione economica incerta, cambiamenti climatici… siamo davvero sicuri che nel mondo valga ancora la pena costruirsi una famiglia? Nell'Italia dell'inverno demografico Wamily ha provato ad indagare.
Per questo siamo andati a chiedere ai ragazzi delle università milanesi se nel loro futuro vedano ancora dei figli e, in che modo sia cambiato il concetto di famiglia e, soprattuto, quali siano i maggiori ostacoli per dei giovani che ancora sognano di diventare mamme e papà.
Le risposte incassate sono state le più varie e tra chi afferma di desiderare un figlio (ma solo dopo un'adeguata carriera) e chi invece pensa di non essere tagliato per i ruolo dei genitori, in tanti si sono detti ancora incerti, condizionati da una situazione d'instabilità latente che non permette ancora di maturare una chiara visione del proprio domani.
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«L'ostacolo maggiore è la difficoltà economica – ci dice uno studente del Politecnico – ma c'è anche un aspetto umano. Ora ci si vede più come individui che come collettivo. In questo mondo in cui si parla di sé stessi si tende di più a stare da soli».
Una percezione, quella degli intervistati, che trova pieno riscontro anche nei dati demografici del Paese.
In Italia la natalità è in decrescita da decenni, ci ha spiegato Agnese Vitali, Professoressa Associata di Demografia presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento – e questo per vari ordini di motivi: per scelta, per protesta (come nel caso dei birth striker), per questioni economiche, per un difficile conciliazione tra carriera e famiglia e, non ultima per età: molto spesso infatti ci si rende conto di essere pronti a diventare genitori troppo tardi, quando l'età biologica rende molto più complicato un concepimento naturale.
Insomma, fare figli sembra davvero un'impresa, una scommessa per gli amanti del rischio.
C'è però qualcuno che potrebbe mettere la mano sul fuoco sul fatto che, alla fine dei conti, compiere questo salto nel vuoto sia davvero la cosa migliore che possiamo fare.
Sono Novella, Matteo, Rosa, Andrea. Mamme e i papà di oggi che hanno voluto guardare in faccia i tanti problemi della società e combatterli con un atto d'amore. La ricompensa?
Alla fine tutte le epoche hanno avuto i loro momenti bui, ma una capacità che ci contraddistingue come esseri umani è proprio quella dell'adattamento.
Insomma, siamo nati per combattere le avversità, soprattutto se la ricompensa è ricca come l'abbraccio di un bambino che ci accoglie dopo un'infernale giornata in ufficio.
Per quell'esserino siamo noi il suo mondo e non può esistere cosa più bella.
Certo le attuali condizioni socio-economiche continuano a preoccuparci, ma che futuro sarebbe senza figli?
