Sì, ci stiamo avvicinando a quel momento dell'anno in cui hai soltanto due settimane per convincerli a fare i compiti delle vacanze natalizie.
Si parte con estrema organizzazione ed efficienza. Quest'anno, non ci facciamo fregare. Quest'anno, faremo il calendario. Di nuovo, in realtà. Ma stavolta sarà diverso! Stavolta lo rispetteremo e lo faremo rispettare.
Cinque frasi di analisi logica al giorno, tre espressioni, un quesito, due pagine di storia e una di scienze, al netto dei giorni puramente festivi, perché siamo genitori tragici ma non cattivi.
I nostri propositi non arrivano nemmeno a Santo Stefano. Da subito capiamo che nella perfetta macchina oliata c'è un inghippo. I propositi vanno a ingrossare quelli del nuovo anno.
Dunque, cosa non ha funzionato? Ok: il primo giorno di vacanza era, per l'appunto, il primo giorno di vacanza. In effetti, farli lavorare sarebbe stata una cattiveria. Poi, antivigilia, vigilia, Natale e Santo Stefano. 27 e 28 erano effettivamente un po' stanchi e raffreddati, si tratta solo di un paio di giorni. Il 30 c'era la cena coi parenti, e siamo al 31. Il 31 è festivo. Non per noi adulti, però perché impuntarsi?
Il Primo sì che è festa. Il 2 ci si abitua all'idea che il giorno dopo si lavorerà. In effetti, si lavora, ma per recuperare il numero degli esercizi che a quanto pare era sbagliato. Il 4 e il 5 si studia tra un litigio e una lamentela. Il 6 mette tristezza più di una domenica pomeriggio piovosa e autunnale. "Ma tanto, mamma, il primo giorno mica chiedono i compiti!"
I compiti delle vacanze di Natale si sommano a quelli di Pasqua. Professori e maestri: io il calendario con tutta la bellissima e perfetta organizzazione l'ho già pronto. Possiamo portarvi quello, come compito?