La separazione dei genitori è considerata uno tra gli eventi di vita più stressanti per tutti i membri che compongono una famiglia. Alcuni bambini coinvolti nella conflittualità dei genitori manifestano reazioni emotive anche gravi, temendo fortemente la perdita della coppia genitoriale, intesa come luogo sicuro.
Chiarire che non avranno un ex-mamma e/o un ex-papà e cercare di essere coerenti senza banalizzare le reazioni emotive di nostro figlio ci aiuterà a gestire questo delicato momento nella vita di una famiglia.
Cosa accade quando i genitori si separano?
C’è un punto fondamentale che deve essere scolpito nella mente dei genitori che stanno avviando il percorso di separazione: i bambini devono avere chiaro (nei fatti, nelle parole e nelle emozioni) che non avranno un ex-papà o una ex-mamma e che sono gli adulti che hanno deciso di porre fine alla loro relazione matrimoniale, non loro. Questo sembra un concetto banale, ma è uno degli errori più comuni che le coppie possono commettere, pur senza volerlo. Infatti, sorvolare e/o non chiarire bene questo messaggio può provocare nei bambini un alto grado di sofferenza nonostante un clima familiare disteso.
Il momento più delicato
Il momento più delicato è quello immediatamente successivo alla separazione, durante il quale gli stessi genitori devono fare i conti con le loro emozioni, con la fine del loro matrimonio, con la loro sofferenza. Questo rende difficile comportarsi da genitore attento e maturo, proprio in un momento in cui i figli ne hanno maggiormente bisogno.
Le fasi che possono attraversare i bambini durante la separazione
I bambini, ma anche gli adulti, possono vivere la separazione attraversando fasi di stress paragonabili a quelle del dolore per la morte di un caro. I piccoli, poi, esprimono il malessere in base alla loro età e alle caratteristiche individuali.
Quasi tutti i bambini attraversano la fase della rabbia. Nel momento in cui si rendono conto che la separazione è inevitabile, possono manifestare rabbia verso uno o entrambi i genitori, verso i coetanei o i compagni di scuola. Un bambino piccolo può fare molti più capricci rispetto a prima. Può esprimere la sua rabbia anche fuori casa per questo motivo è importante che a scuola gli insegnanti siano a conoscenza della separazione. Così facendo gli insegnanti avranno la possibilità di dare maggior aiuto al bambino e di essere più comprensivi per il suo comportamento. Non è raro che il rendimento scolastico peggiori in questo periodo per la preoccupazione che il bambino prova riguardo alla sua situazione familiare.
Quasi tutti i bambini possono tentare in tutti i modi di sperare e/o favorire il riavvicinamento. Questa fase forse è la più difficile da gestire da parte dei genitori, che possono sentire profonda tristezza quando percepiscono che il loro figlio spera di poter rivedere i propri genitori sotto lo stesso tetto. In questi casi il bambino può tentare di organizzare incontri tra i due genitori oppure può sperare che da brevi scambi e comunicazioni tra i due possa in qualche modo “riscoccare” la scintilla che li teneva uniti.
Come aiutare nostro figlio durante la separazione
Prima di tutto occorre considerare che se una coppia sta prendendo la decisione di separarsi, i partner stanno vivendo un periodo di grande stress ed è normale sentirsi frastornati, avere la sensazione che il mondo ci sta crollando addosso e che potremmo non avere tutte le energie per poter gestire al meglio questo delicato momento delle nostra vita.
Quindi:
- chiediamo aiuto e supporto ai parenti e agli amici
- se parenti e amici non bastano e le emozioni e lo sconforto stanno prendendo il sopravvento chiediamo aiuto ad uno psicologo
- prendiamoci il “tempo emotivo” che ci serve
- se non abbiamo le risorse per gestire le questioni legali facciamo in modo che possa aiutarci una persona fidata
- troviamo il tempo e lo spazio necessari per trasmettere, entrambi, al figlio che si sentirà amato nello stesso modo anche se mamma e papà vivranno in due case differenti
- comunichiamo agli insegnanti di nostro figlio della separazione così che possano favorire il processo garantendo un clima disteso
- parliamo con nostro figlio cercando di accogliere la rabbia e/o i tentativi di favorire il riavvicinamento senza banalizzare o ridicolizzare quello che sta sentendo o facendo
- se la separazione è avviata cerchiamo il più possibile di essere chiari e coerenti (nei comportamenti che abbiamo con l’ex-partner di fronte al bambino) in modo tale da non favorire o riattivare processi di false speranze o confusione emotiva
La risoluzione
La maggior parte dei bambini, se il clima familiare è sereno e le comunicazioni tra genitori e bambino sono chiare e sicure, recupera un completo benessere entro uno/due anni dalla separazione.