Sergio è un nome maschile italiano dal significato oscuro. Risale addirittura agli Etruschi, anche se è nel primo Medioevo che spopola a Napoli.
Etimologia
L’origine di Sergio non è chiara: probabilmente risale al mondo etrusco. Il nome venne tradotto nel latino Sergius, utilizzato come nome gentilizio per indicare la gens Sergia. Così si chiamava una delle 17 tribù originarie della Roma antica, Sergia Tribus. In età imperiale diventò un nome proprio di persona e fu tradotto anche in greco.
Significato
Il significato di Sergio è oscuro. Secondo una versione, è da ricondurre al verbo latino servare, che significa “custodire, trarre in salvo”. Se la teoria è corretta, Sergio significa “guardiano, curatore”.
Onomastico
L’onomastico di Sergio si festeggia l’8 ottobre, in ricordo di san Sergio, protettore delle milizie.
Varianti
- Varianti maschili italiane: non si registrano varianti
- Varianti femminili italiane: non si registrano varianti
- Varianti maschili straniere: Serghiej, Serge, Sergij, Serxho, Sergi, Sergeevic
- Varianti femminili straniere: non si registrano varianti
- Varianti maschili rare: Sergino
- Varianti femminili rare: Sergina, Sergia
Diffusione
Il nome Sergio ha perso più volte popolarità in Italia. Il suo apice fu intorno al IX secolo, quando era un nome particolarmente diffuso a Napoli, mentre con la fine del Medioevo divenne molto raro in Italia e si diffuse nei paesi slavi. Si diffuse di nuovo nel nostro Paese nell’Ottocento grazie alla fama della letteratura russa, in cui Serghiej era comune. Oggi Sergio, anche se è diffuso tra le vecchie generazioni, è di nuovo in calo nelle nuove nascite: nel 2021 sono registrati 181 neonati con quel nome.
Curiosità
Sergio Mattarella è il Presidente della Repubblica italiana e Sergio Merchionne fu uno dei più noti dirigenti d’azienda italiani.
Si ricordano i musicisti russi Sergej Prokofiev e Sergej Rachmaninov, lo scrittore russo Aleksandr Sergeevic Puskin, il creatore di fumetti Sergio Tofano, il regista Sergio Leone, lo chansonnier francese Serge Gainsbourg (nome d’arte di Lucien Ginsburg) e l’ucraino olimpionico Sergej Bubka.