Siamo alla sesta settimana di gravidanza e nonostante i cambiamenti fisici siano impercettibili e del pancione della mamma ancora non ci sia l’ombra, il cuore del piccolo inizia a battere. Infatti è proprio ora, a metà del primo trimestre, che spesso le mamme effettuano il test di gravidanza. Non risulta necessario effettuare un'ecografia, a meno che non vi siano segnali che facciano pensare ad un rischio di aborto: in questo caso verrà effettuata una prima ecografia transvaginale.
Che cosa succede durante la sesta settimana di gravidanza
Il cuoricino del piccolo inizia a battere e se ci siamo recate dal ginecologo per avere la certezza di essere incinta, già qui si possono distinguere due battiti distinti se nella nostra pancia stanno crescendo due gemellini. Il medico con l’ecografo può vedere la camera gestazionale, quella struttura circolare che appare nelle ecografie come una bolla intorno all’embrione e ha il compito di proteggerlo nelle prime fasi della sua crescita.
Inoltre sarà presente il sacco vitellino che a poco a poco tenderà a schiacciarsi fino ad essere completamente assorbito dalla placenta. Da appena una settimana si è formato un abbozzo del cordone ombelicale, struttura fondamentale per lo sviluppo dell’embrione, che continua a crescere.
L'embrione alla sesta settimana ha anche una struttura a forma di coda, che si assorbirà poche settimane dopo.
I sintomi della sesta settimana di gravidanza
Inizia proprio qui, alla sesta settimana il periodo delle nausee. Molte mamme, infatti, Cominciano ad essere molto sensibili ad alcuni sapori e odori, arrivando anche a detestare cibi e bevande che prima adoravano. Questo perché proprio in questa fase si verifica rilevante aumento di produzione dell’ormone hCG, anche detto della gravidanza.
Si può avvertire anche stanchezza generale, che può essere collegata ai dolori al basso ventre, molto simili ai crampi mestruali e che quindi possono ingannare chi magari non pensa di essere rimasta incinta. Pesantezza delle gambe e sbalzi d’umore sono tipici di questa fase. Molte mamme avvertono anche una sensazione di gonfiore, mal di testa e il continuo bisogno di andare a fare la pipì.
In questa fase ci possono essere anche perdite biancastre lattiginose o di sangue: in questo secondo caso, ovviamente, bisogna contattare il proprio curante.
I possibili sintomi d’aborto
In questo periodo parliamo di aborto spontaneo del primo trimestre per definire un aborto che si verifica prima della 13esima settimana di gravidanza. I sintomi potrebbero essere un continuo spotting di colore rosso brillante o rosso scuro, seguito talvolta da perdite di sangue copiose, per le quali è importante contattare immediatamente un medico o recarsi al pronto soccorso ostetrico più vicino.
Un altro sintomo riconducibile a un possibile aborto riguarda i dolori uterini, che talvolta possono manifestarsi con episodi molto forti. L’utero potrebbe contrarsi e dare vita a dei crampi insoliti.
Per qualsiasi dubbio sentiamoci libere di rivolgerci a un professionista e in generale di parlare col nostro compagno o la nostra compagna. Senso di colpa e ansia sono solo due degli stati d’animo che in questa fase possiamo vivere, ma non dobbiamo tenerli per noi, dobbiamo parlarne, confrontarci e contattare un professionista. A volte le parole rassicuranti del medico sono la soluzione che stavamo aspettando.
E se non ci sono sintomi?
Ogni donna è diversa, ogni gravidanza è a sè, non serve paragonarsi alle nostre amiche, a chi ha avuto una gravidanza prima di noi. Dunque, se non si percepiscono sintomi, tanto meglio: si potrà vivere queste settimane più serenamente
Alcune mamme non sentono nausee né in questo periodo, né dopo: nessun crampo, nessuna stanchezza. Tanto meglio, si potranno vivere queste prime settimane più serenamente.
Il feto alla sesta settimana di gravidanza
Tra la quinta e la dodicesima settimana di gravidanza si formano tutti gli organi del nostro piccolo. Durante la sesta settimana parliamo ancora di embrione, inizieremo a chiamarlo feto raggiunta la decima settimana di gravidanza. Il piccolo misura dai 6 ai 10 millimetri e la sua grandezza è paragonabile a quella di una lenticchia o, al massimo, di un fagiolo.
L’embrione inizia a sviluppare delle sembianze umane e le sue dimensioni raddoppiano rispetto alla settimana prima. La sua testa è molto più grande rispetto al resto del corpo, poiché lì dentro si trova il cervello, fondamentale per lo sviluppo e la crescita degli altri organi.
Il piccolo sembra avere la forma di un girino, infatti la linea ancora sottile che rappresenta la sua colonna vertebrale si dirama in due propaggini che saranno le gambe e in una terza che assomiglia a una piccola coda e verrà riassorbita dal corpo.
In questa fase iniziano a svilupparsi anche le braccia, la bocca, le orecchie e gli occhi, ancora coperti da una membrana che poi si trasformerà nelle palpebre.
Come cambia il corpo della donna
Il corpo della donna in questa fase inizia a cambiare, la mamma potrebbe percepire una sensazione di gonfiore che può essere accompagnata da un effettivo rigonfiamento dell’addome. Siamo ancora lontani dal pancione che rende evidente a tutti la gravidanza, ma il corpo inizia ad arrotondarsi. Il seno si gonfia facendosi teso e dolorante e i capezzoli diventano più sensibili e scuri.
Alcune donne iniziano a manifestare quello che viene definito melasma, o maschera gravidica, ossia la comparsa sulla pelle, in particolare sulla fronte, sugli zigomi e nel contorno occhi, di macchie particolarmente pigmentate, di colore marrone. La causa è uno squilibrio degli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili. In ogni caso non serve spaventarsi, poiché questo è semplicemente un disturbo cosmetico, che rientrerà senza lasciare tracce.
Gli esami da fare durante la sesta settimana di gravidanza
Innanzitutto è in questa fase che molte donne si rendono conto di essere incinta e possono verificarlo tramite il dosaggio delle Beta hCG (Gonadotropina Corionica Umana), che le cellule che daranno vita alla placenta, hanno iniziato a produrre se vi è una gravidanza in corso. Per rilevare la gonadotropina è più sicuro effettuare gli esami del sangue ma anche i test su urine sono in grado di valutarne la presenza.
In questa fase il medico potrebbe, in caso di rischio di aborto, proporre un’ecografia che, se avviene in un periodo così precoce, generalmente è transvaginale.
Come aiutarsi a vicenda in questa fase della gravidanza
La mamma, che sta portando in grembo il piccolo, ha sicuramente bisogno di molto riposo, soprattutto se compaiono le prime nausee, se si sente stanca e spossata. Il consiglio principale è quello di ascoltare il proprio corpo senza fare i supereroi. Il compagno, la compagna o una persona fidata, potranno dunque alleggerire la mamma dai compiti che pensava di poter svolgere o che sente di dover portare a termine a tutti i costi. Non è facile ammettere a se stessi che a volte non ce la si fa, ma è essenziale se il nostro corpo manda dei segnali di stanchezza evidente.
Inoltre se si ha appena scoperto di essere incinta, bisogna eliminare fumo e alcolici che potrebbero fortemente compromettere la salute del feto.
Molte donne lamentano in questa fase un aumento della fame che arriva insieme alle nausee. Per evitare di sentirsi male è necessario cercare di non abbuffarsi, diluendo il quantitativo di cibo necessario al proprio fabbisogno giornaliero in più spuntini lungo la giornata.
Inoltre bere bevande a base di zenzero o mordicchiare pezzettini o cubetti di zenzero potrebbe aiutare contro la nausea.
In questa fase possiamo anche iniziare a pensare di programmare la prima ecografia, se non la si è ancora fatta, l’importante è che si faccia entro la tredicesima settimana.