Non so da voi, ma nelle chat scolastiche che frequento sono comparse le prime domande sul materiale scolastico. Lo scorso anno abbiamo speso uno sproposito, cosa che verosimilmente si ripeterà quest'anno, quindi in parecchi vorrebbero organizzarsi con acquisti di gruppo o mandare il malcapitato genitore dotato di partita iva a sacrificarsi per tutti in un negozio all'ingrosso.
Solitamente, nella lista dei materiali ci sono cose che nemmeno sapevamo esistessero, e qualcuno potrebbe illuminarci, dando contemporaneamente un senso ai gruppi WhatsApp dei genitori. Chi ha più di un figlio deve accendere un mutuo, e ancora non siamo alle superiori, quindi ancora non abbiamo a che fare con quantità folli di testi costosissimi.
Al di là di tutto, però, vedo già grande fermento nella scelta di astucci e zaini. Lo scorso anno la scuola sembrava una succursale di Hogwarts, grazie a una catena di supermercati che dava zaini e borracce con la raccolta punti. Il difficile è stato mettere segni distintivi vicino a ciascuno di quegli zaini tutti uguali.
Quest'anno non ho idea di cosa avverrà, almeno alla primaria: in parte mi salvo perché da mia figlia non hanno zaino se non per portare un cambio, ma l'ora delle medie si avvicina, e abbiamo già iniziato a pensare al futuro. In fondo, mancano appena dodici mesi, perché non angosciarci da adesso.
Quando ero piccola, però, amavo il profumo delle cartolerie a settembre. La scelta del diario, i nuovi pastelli, il nuovo astuccio. La gomma nuova di zecca, la penna fiammante. Adesso guardo la lista ed è tutto complicatissimo. Fino a quattro anni fa nemmeno sapevo che esistesse la carta da lucido. Arrivavo sì e no alla durezza della mina della matita, ma solo dalla prima media in poi.
Ecco, non parliamo delle medie: là sì che il gioco si fa duro, con gli strumenti di educazione artistica e tecnica. Che non si chiamano più così, OK, ma noi ci capiamo. E, in realtà, nemmeno più le scuole medie si chiamano "medie", ma anche qui ci capiamo. Perché o siamo coetanei o io sono stata una primipara davvero attempata.
Tutto quel che so è che dobbiamo correre perché i bambini devono avere tutto dal primo giorno, cosa che probabilmente abbiamo stabilito noi genitori e che ai docenti non interessa affatto. Matite, pennarelli, album da disegno e quaderni. E i bambini crescono e vogliono decidere loro come devono essere ‘sti quaderni, e noi vorremmo solo dire "Ma tra un mese già avrai bisogno di quello nuovo, che te ne frega se sopra ci sono i panda o le volpi?".
In ogni caso, ve ne parlo e mi viene l'ansia, perché già so che spenderò un sacco di soldi ma che, soprattutto, non ricordo dove ho messo la lista dei materiali. Chiederò sul gruppo dei genitori, solo per scoprire che hanno già acquistato tutto e che, ancora una volta, sono una genitrice che non ce la può fare.