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Si possono dare le castagne ai bambini? Da che età e come prepararle 

Generalmente non c’è problema ad inserire le castagne nell’alimentazione dei bambini fin dalla giovane età, facendo attenzione alle consistenze, alla digeribilità e all’apporto energetico. Vediamo come cuocerle per i piccoli e quali ricette preparare per un pasto o uno spuntino in famiglia.

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Si possono dare le castagne ai bambini? Da che età e come prepararle 
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Le castagne sono un frutto che può essere proposto ai bambini fin dalla più tenera età, anche se desta sempre molta confusione a livello nutrizionale e di metodologie per un consumo consapevole. Sono troppo energetiche? Hanno troppi zuccheri? Hanno troppe fibre? Sono difficili da  masticare? Sono poco digeribili? Meglio dopo cena o a merenda? Di seguito qualche indicazione su come considerare le castagne nella loro unicità e come poterle introdurre nell’alimentazione, di grandi e piccoli.

Da che età si possono dare le castagne ai bambini?

Generalmente non c’è problema ad inserirle nell’alimentazione dei bambini fin dalla giovane età, facendo attenzione alle consistenze, alla digeribilità e all’apporto energetico. Castagnaccio, creme di castagne e mascarpone e diverse preparazioni a base di castagne possono essere proposte ai bambini anche al principio dello svezzamento, mentre le castagne bollite, a differenza di quelle arrostite, vanno introdotte preferibilmente dopo l'anno di età.

Le castagne sono un frutto del tutto atipico: non contengono acqua come tutte le altre  varietà fresche, ma non sono neanche così zuccherine come la frutta essiccata o disidratata, ad esempio datteri e uvetta. A livello nutrizionale le potremmo collocare a metà tra quest’ultima e dei tuberi ricchi di amido come le patate, avendo appunto un buon contenuto di carboidrati complessi e micronutrienti.

A parità di porzione le castagne bollite contengono meno energia rispetto a quelle arrostite, poiché viene persa del tutto la parte acquosa e concentrata quindi la quota di nutrienti energetici (principalmente carboidrati). Le prime, perciò, si prestano ad essere introdotte nei più piccoli preferibilmente dopo l’anno di età, perché l’apporto energetico resta ancora contenuto e la loro consistenza risulta adeguata ad una dentizione anche non completa.

Come prepararle

Abbiamo naturalmente più scelte per introdurre le castagne nella giornata alimentare, a seconda del nostro gusto e abitudine al consumo.

Come spuntino o a fine pasto

Se le volessimo proporre ai nostri  bambini come merenda o come fine pasto una porzione adeguata e corrispondente ad un frutto fresco è quella di 2-4 unità, per una grammatura di circa 20-30g (cotte e sbucciate). Queste si possono trovare anche già lessate in bustine, comode per quando le si vuole consumare fuori stagione o si vuole avere a portata di mano uno snack pratico e nutriente.

A pranzo o cena

Se volessimo includerle nel pasto come fonte di carboidrati al posto del pane, allo stesso modo in cui dovremmo considerare le patate, la porzione può aumentare a 4-5 castagne (50g) per bimbi dai 2 ai 6 anni, 7-8 (75g) per 7-10 anni e 9-10 (100g) per 11-17 anni e adulti.  In questo caso è una buona idea lessarle (o partire da castagne già lesse) e aggiungerle a preparazioni quali creme dense di verdure, di gnocchi, di condimenti ad arrosti di carne o  contorni di verdura autunnali.

Come ingrediente di dolci

Se infine le consideriamo come ingrediente di dolci sotto forma di farina la porzione è pari  a quella della classica farina di frumento, moderando in questo caso gli zuccheri aggiunti alla ricetta (o evitandoli del tutto) essendo contenuti già in buona quantità nella farina di castagne.

Ricette con le castagne dallo svezzamento

Sono diverse le preparazioni a base di castagne. Vediamone due: il castagnaccio e la crema di castagne e cavolfiore.

Castagnaccio

Per una delle versioni del castagnaccio, dolce autunnale originario della Toscana ma ormai tipico anche delle zone appenniniche di centro Italia e della pianura padana, serviranno:

  • 300g di farina di castagne fresca da miscelare con 400ml di acqua
  • 50g di uvetta precedentemente ammollata
  • 50g di pinoli e un pizzico di sale

Il composto andrà versato in una tortiera foderata di carta da forno, cosparso con 2 cucchiai di olio extravergine  d’oliva, qualche rametto di rosmarino e altri pinoli e uvetta per decorare. Infornare a 190  gradi per circa 35 minuti. La preparazione, essendo di consistenza morbida e priva di  zuccheri aggiunti, può essere proposta anche a bimbi al principio dello svezzamento.

Crema di castagne e cavolfiore

Per fare invece una crema di castagne e cavolfiore (o funghi, se il piccolo ha più di 12 anni) serviranno 200g di castagne lessate e 300g di verdure, da soffriggere dolcemente in un tegame con uno spicchio d’aglio se gradito, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Dopo averle tostate coprire con acqua calda, cuocere con coperchio fino a quando le verdure saranno morbide e frullare con un  frullatore ad immersione. Completare con formaggio grattugiato e un filo d’olio  extravergine d’oliva.

La preparazione, essendo di consistenza cremosa, può essere proposta anche a bimbi al principio dello svezzamento, facendo attenzione in questo caso  ad aggiungere il sale solo a piatto terminato degli adulti e a scegliere cavolfiori anziché funghi, questi ultimi consigliati a partire dai 12 anni.

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