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25 Giugno 2023
15:30

Si possono mangiare i salumi in gravidanza?

Quando si aspetta un bambino ci sono alimenti che, per quanto prelibati, dovrebbero essere evitati. I salumi rientrano in questa categoria a rischio, ma non tutti: esistono tipologie di prosciutti e insaccati che possono essere gustati anche durante la dolce attesa.

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Si possono mangiare i salumi in gravidanza?
salumi in gravidanza

Il periodo della gravidanza impone alle future mamme qualche attenzione in più in fatto di scelte alimentari e non è raro che tra le contrastanti informazioni reperibili su Internet e la preoccupazione (talvolta eccessiva) di mettere a rischio la salute del feto si faccia una certa fatica a capire con esattezza cosa si possa mangiare e cosa invece vada evitato durante la dolce attesa.

È il caso ad esempio dei salumi, prodotti a base di carne buonissimi e molto presenti sulle tavole italiane ma che proprio per la loro composizione sono maggiormente esposti a contaminazioni da parte di batteri e parassiti.

Ciò significa che una donna con il pancione dovrebbe sempre negarsi il piacere di un panino con il prosciutto? Non esattamente…

Quali salumi si possono mangiare in gravidanza?

Se contaminati e non adeguatamente conservati, gli alimenti di origine animale possono diventare veicoli per agenti patogeni come il Toxoplasma gondii – il parassita responsabile della tanto temuta Toxoplasmosi – il Listeria monocytogenes o la Salmonella.

Simili nemici per la salute del bimbo nel grembo materno possono però essere resi inoffensivi dal processo di cottura.

Per questo tutti i salumi che durante la produzione subiscono trattamenti con temperature superiori ai 60-70°C possono essere tranquillamente mangiati anche durante la gravidanza, ovviamente a patto di non esagerare nel consumo per questioni legate all'equilibrio di una dieta sana e bilanciata.

I salumi che soddisfano questo importane requisito sono, ad esempio:

  • Prosciutto cotto
  • Mortadella
  • Fese di tacchino
  • Porchetta
  • Würstel (che per quanto non rappresentino proprio l'ideale di cibo sano, vengono sempre cotti)

Anche nei casi dei salumi "concessi" è però sempre bene prediligere i prodotti confezionati (garanzia, almeno in teoria, di maggiori controlli) e consumarli entro la data di scadenza.

Inoltre è bene avere una doppia attenzione, quando si acquistano, e chiedere ai commercianti di usare una affettatrice dedicata o comunque adeguatamente igienizzata. Un utilizzo precedente del macchinario per un taglio di affettato crudo, infatti, potrebbe portare a contaminazione del prodotto che andremo a consumare.

Quali salumi evitare in gravidanza?

I salumi che sarebbero da mettere da parte, almeno fino al momento del parto, sono invece quelli crudi.

Questa tipologia di alimenti infatti, benché stagionati e conservati a dovere, mantengono comunque condizioni potenzialmente adatte alla proliferazione di agenti nocivi pertanto, per prudenza, rimane sempre meglio evitarli.

Stiamo parlando di:

  • Prosciutto crudo
  • Lardo
  • Speck
  • Pancetta
  • Bresaola
  • Salame
  • Salsiccia cruda

Quali sono i rischi di mangiare alcuni salumi in gravidanza?

La regola aurea da tenere sempre presente in simili contesti è che in fasi delicate come quello della gravidanza la moderazione rimane l'approccio migliore per ridurre al minimo i rischi per la salute e, al contempo, evitare eccessive privazioni.

Tuttavia, nel caso dei salumi, anche una sola fetta contaminata potrebbe invalidare settimane di scrupoli e attenzioni. Il rischio infatti è di entrare in contatto con:

  • Toxoplasma gondii, il parassita della toxoplasmosi
  • Escherichia coli
  • Salmonella
  • Campylobacter, che può innescare gravi infezioni all'utero (con conseguente pericolo di aborto)

Simili patogeni non solo comportano malessere e sintomi febbrili nella gestante, ma rischiano seriamente di provocare aborti o malformazioni nel feto.

La posta in gioco, insomma, appare decisamente troppo alta, dunque per qualche mese meglio non cedere a peccati di gola e limitarsi esclusivamente al consumo di alimenti super-sicuri.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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