La gravidanza non è una malattia. Se stiamo quindi vivendo nove mesi in salute, non sono subentrare delle complicazioni, fare sport con moderazione è indicato e il nuoto è sicuramente una valida opzione. Il nuoto è un esercizio particolarmente utile in gravidanza, poiché l'acqua aiuta a sostenere il tuo peso extra. Può quindi regalare un enorme sollievo, specialmente nel terzo trimestre, quando il dolore alla schiena può essere importante. E a differenza di altre forme di esercizio aerobico, andare in piscina aiuta a mantenersi freschi e a migliorare la circolazione.
Si può fare il bagno nelle piscine riscaldate?
Durante la gravidanza, sono sconsigliate le piscine riscaldate. L’acqua a una temperatura compresa tra 27°C e 33°C è considerata sicura, oltre è meglio evitarla. Il caldo può infatti influenzare la pressione: un calo può farci sentire stanche, affaticate, potremmo avvertire vertigini o senso di svenimento.
A tal proposito, dovremmo evitare anche le vasche idromassaggio. Trascorrere, infatti, più di 10 minuti in una jacuzzi può aumentare la temperatura corporea oltre i 38 gradi e gli esperti sostengono che possa essere pericoloso per il bambino.
Perché il nuoto fa bene in gravidanza
Il nuoto è considerato uno sport completo ed è indicato in gravidanza perché migliora la circolazione, aumenta la funzione cardiaca e polmonare, aumenta il tono e la forza muscolare e riduce il gonfiore e la ritenzione idrica. Inoltre, l’assenza di forza di gravità in acqua dà sollievo in caso di dolore alla schiena o articolari. E non è tutto, perché l’acqua può ridurre il senso di nausea in alcune donne, dare tranquillità e favorire il risposo notturno.
Quanto nuoto praticare in gravidanza
Ciò che conta, è non esagerare. Le mamme nuotatrici possono continuare a seguire la ruotine di allenamento anche durante la gestazione, se invece abbiamo deciso di fare nuoto in gravidanza, attività per noi non solita, si consiglia di iscriversi a un corso per gestanti e non esagerare con la fatica. Le sessioni dovrebbero essere di circa 30 minuti e prima di entrare in acqua dovremmo riscaldarci, con degli esercizi di stretching. Quando usciamo dalla piscina, non dobbiamo sentirci stanche: dovremmo avere la sensazione di poter fare di più. Se manca, abbiamo vuol dire che abbiamo chiesto troppo al nostro corpo.
Inoltre, dovremmo alternare il nuoto in posizione prona e il galleggiamento sulla schiena, ma facciamo attenzione a non inarcarla troppo. Se abbiamo dolori nella zona lombare e nella parte anteriore del bacino, bisogna evitare lo stile rana.
Il cloro è pericoloso?
Nuotare in una piscina con cloro non è dannoso né per la mamma né per il suo bambino. Possiamo tranquillamente andare in piscino fino al termine. Ovviamente, non bisogna entrare in vasca dopo la rottura delle acque.
Quando smettere di andare in piscina?
Arriva un momento in gravidanza, che il corpo avrà bisogno di riposo assoluto e quindi anche dare in piscina sarà troppo. Indipendentemente dal tuo livello di forma fisica prenatale, il nuoto può essere faticoso, il che significa che è normale provare dolori. Se avvertiamo fitte acute, mancanza di respiro, svenimento, sanguinamento vaginale, vertigini, contrazioni uterine, assenza di movimenti fetali o qualsiasi altra cosa che sembra non del tutto corretta, interrompiamo immediatamente l'allenamento e contattiamo il medico.