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26 Dicembre 2023
17:00

Si può fare il vaccino antinfluenzale in gravidanza e allattamento?

Il vaccino antinfluenzale si può fare sia in gravidanza sia in allattamento, perché protegge sia la mamma sia il bambino dal contagio e, soprattutto, dalle complicazioni. È un farmaco relativamente sicuro e serve per evitare la circolazione del virus nell’ambiente familiare e nella collettività.

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Si può fare il vaccino antinfluenzale in gravidanza e allattamento?
In collaborazione con la Dott.ssa Elena Bozzola
Pediatra
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Il vaccino antinfluenzale in allattamento non è solo possibile ma anche fortemente consigliato. Come ricorda il Ministero della Salute, l'influenza aumenta il rischio di ospedalizzazione, interruzione di gravidanza, nascita prematura o con  basso peso alla nascita È infatti raccomandato dall'AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) alle donne in qualsiasi trimestre  gravidanza e anche dopo il parto, perché protegge sia la mamma che il bambino. In particolare in quest'ultimo riduce significativamente il rischio di contrarre l’influenza oltre che quello di ospedalizzazione. Inoltre, tramite gli anticorpi protettivi trasmessi dalla madre al nascituro,  protegge il piccolo alla nascita e nei primi mesi di vita dall'influenza.

Il vaccino antinfluenzale in gravidanza e allattamento

I vaccini con virus inattivati, come quello antinfluenzale,  possono essere somministrati in piena sicurezza durante gravidanza e allattamento. Non esistono prove per convalidare la preoccupazione circa la potenziale presenza di virus vivi di origine vaccinale nel latte materno se la madre viene immunizzata. Anzi, il piccolo assume gli anticorpi materni proprio attraverso il suo latte. Le donne che si sono vaccinate in gravidanza nel secondo e terzo trimestre – nel periodo ottobre-dicembre –trasmettono gli anticorpi al piccolo mentre è ancora nel grembo materno e poi, continuandolo ad allattare al seno, gli continuano a passare anticorpi protettivi utili dopo la nascita.

Per le donne  sono valide le stesse raccomandazioni osservate per la popolazione generale: il medico valuterà bene l'anamnesi per identificare se vi sono condizioni che controindicano la vaccinazione . La somministrazione deve essere inoltre fatta con cautela nei soggetti affetti da trombocitopenia o da disturbi della coagulazione.

Da che età si può fare il vaccino antinfluenzale?

Il vaccino antinfluenzale è consigliato in allattamento anche perché può essere somministrato ai bambini solo a partire dai 6 mesi.  Nei piccoli di età inferiore a 6 mesi, infatti, la vaccinazione della mamma e degli altri familiari, che ne hanno cura, è una possibile alternativa per proteggerli in maniera indiretta. A partire dal sesto mese di vita diventa invece particolarmente indicato procedere alla vaccinazione come da nota del Ministero della Salute. La vaccinazione è ancora più importante  se i bambini sono affetti da:

  • malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO)
  • malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
  • diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30)
  • insufficienza renale/surrenale cronica
  • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
  • tumori in corso di trattamento chemioterapico
  • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
  • malattie infiammatorie croniche e sindrome da malassorbimento intestinale
  • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
  • patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
  • epatopatie croniche

La mamma può allattare con l’influenza?

La mamma può allattare con l’influenza. È vero che il virus influenzale si diffonde in tutto il corpo, quindi anche nel latte materno, ma in esso sono però presenti anche gli anticorpi.

La vaccinazione antinfluenzale non protegge completamente dal contagio e la efficacia della protezione è variabile, ovvero è diversa  da soggetto a soggetto. È, però, importante perché è stata dimostrata la sua efficacia nel prevenire la malattia nelle sue forme più gravi e le complicanze.

Il consiglio della pediatra

«Neonati e i bambini piccoli corrono un rischio maggiore di contrarre l’influenza, anche se nati a termine, sani e senza comorbidità. In particolare,  i lattanti di età inferiore ai 6 mesi sono più a rischio di accedere al pronto soccorso e/o di aver necessità di ospedalizzazione per il decorso in genere più severo dell'infezione. Poiché non è possibile sottoporli a vaccinazione sotto i sei mesi di vita, è auspicabile la vaccinazione della mamma durante la gravidanza/allattamento (a seconda della stagione). Come riportato dalla Circolare del Ministero della Salute, le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza e nel periodo “postpartum" fanno parte della categoria di persone  per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente.  E se qualche neo o futura mamma non si è ancora vaccinata ma la stagione influenzale è già iniziata, non c'è problema. Non vi è controindicazione a vaccinare le persone asintomatiche a epidemia già iniziata»

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