In gravidanza è necessario arrendersi alla ricrescita bianca per 9 mesi o si può fare la tinta? Un dubbio che assale molte donne in dolce attesa, perché da generazioni ormai si tramanda la credenza che quando si aspetta un bambino non ci si possa fare la tinta. Invece la risposta è sì, la tinta si può fare in gravidanza, ma avendo cura di scegliere i giusti prodotti e il giusto periodo.
Quando si può fare la tinta in gravidanza?
Non vi sono evidenze scientifiche che parlino di malformazioni fetali dovute alla tinta per capelli di una donna incinta. Anche perché le tinte per capelli attualmente in commercio hanno al loro interno percentuali controllate di sostanze chimiche, tali da non essere rischiose per la salute di mamma e bambino.
Tuttavia, il cuoio capelluto è una zona ad alto assorbimento, dunque alcuni ginecologi, per evitare che le sostanze arrivino fino alla placenta, sconsigliano l'utilizzo delle tinte permanenti o semi-permanenti chi per l'intera gravidanza, chi almeno fino al termine del primo trimestre. Le prime 12 settimane infatti sono il momento più critico della gravidanza: dopo l'annidamento dell'uovo inizia l'organogenesi, ossia la formazione degli organi dell'embrione ed è bene mettere in pratica tutte le precauzioni fondamentali al corretto sviluppo del feto.
Inoltre è importante, per tutto il corso della gestazione, non effettuare la tinta più di una volta al mese, per evitare l'accumulo di prodotti aggressivi sulla cute.
Quali tinte si possono fare in gravidanza?
Non dobbiamo certo pensare che la gravidanza coincida con 9 mesi in cui si smette di prendersi cura di sè. Se la ricrescita ci da fastidio, anche nel primo trimestre, possiamo optare per tinte naturali:
- tinta all'henné: ideale per capelli castani o rossicci
- prodotti delicati: vanno preferite tinture per capelli senza sostanze potenzialmente tossiche come l'ammoniaca, la resorcina, o la PFD (parafenilendiamina)
- coloranti vegetali: curcuma, zafferano, camomilla, cacao, mirtilli e chi più ne ha più ne metta, a seconda del colore dei nostri capelli, possono diventare degli ottimi sostituti alla tinta in gravidanza
- scegliere colorazioni a ossidazione leggera, cioè tinture semipermanenti senza ammoniaca che resistano sui capelli fino a 8 lavaggi (anche se hanno un potere coprente e riflessante inferiore alle tinte permanenti)
Dal secondo trimestre, quando potremo tornare a utilizzare tinte a base di prodotti chimici, evitando di ripetere la tintura più di una volta al mese, se la facciamo da sole dobbiamo curarci di rispettare queste regole:
- indossare i guanti
- lasciare la tinta in posa sui capelli per il tempo minimo indicato dalla confezione
- effettuare la tinta in una stanza ventilata in modo da evitare di inalarne il contenuto
- sciacquare accuratamente il cuoio capelluto, terminato il tempo di posa