Il cavolo verza, come altri ortaggi a foglia verde e come tutte le crocifere, è un alimento consentito in gravidanza (seguendo le classiche precauzioni per il consumo di verdura). Non solo: essendo ricco di un elemento essenziale per la formazione delle ossa del nascituro, è addirittura raccomandato durante la dolce attesa.
Le proprietà del cavolo verza
Il cavolo verza è una verdura che fa parte della famiglia delle Cruciferae – Brassicaceae.
È una buona fonte di vitamine essenziali come la vitamina K, la vitamina C e la vitamina A. La vitamina K è particolarmente importante durante la gravidanza perché aiuta nella coagulazione del sangue, prevenendo il rischio di emorragie durante il parto. La vitamina C, invece, svolge un ruolo cruciale nel rafforzare il sistema immunitario e favorire l'assorbimento del ferro, un minerale importante per la produzione di globuli rossi.
Vi sono poi numerosi antiossidanti, e le vitamine del gruppo B garantite dalle verza aiutano a sviluppare un buon metabolismo.
I benefici del cavolo verza in gravidanza
Non solo, quindi, il cavolo verza è consentito in gravidanza, ma è anche consigliato (così come tutti i tipi di cavoli, raccomandati soprattutto nei primi mesi di gestazione anche dall'Istituto Superiore di Sanità). La ragione principale risiede nelle grandi quantità di un importantissimo minerale.
Gli ortaggi a foglia verde, di cui fa parte anche il cavolo verza, sono infatti ricchi di calcio, fondamentale nei nove mesi di gravidanza perché supporta l'organismo nella regolazione dei fluidi e aiuta lo sviluppo delle ossa e dei denti nel bebè (insieme al fluoro e al magnesio, anche loro presenti nelle verza).
Come tutte le verdure, anche il cavolo va lavato molto bene prima del consumo in gravidanza (per evitare la toxoplasmosi) e andrebbe mangiato cotto.
Le controindicazioni
Come altre crucifere (i broccoli e il cavolfiore, per esempio), anche il cavolo verza può causare gonfiore intestinale e gas. Questo avviene per il suo alto contenuto di fibre.
In gravidanza a volte si è più sensibili a questi problemi, di conseguenza si potrebbe preferire limitarne il consumo (ma esclusivamente per una questione di agio o disagio personale).
Quando non consumarlo
Non solo in gravidanza, ma nella vita quotidiana in generale, il cavolo verza non andrebbe consumato se si assumono farmaci anticoagulanti. Ma è sempre bene consultare il proprio curante di riferimento.
Lo stesso vale se si soffre di problemi legati alla tiroide, ma è sempre il personale sanitario qualificato a stabilire se sia meglio evitare la verza o se sia possibile continuare a consumarla.