Il prezzemolo è una pianta della famiglia delle Apiaceae, che si sviluppa ovunque nelle zone mediterranee dove è presente un clima temperato. Su questa pianta aromatica circolano diverse notizie, tra cui il fatto che potrebbe portare ad un aborto in gravidanza. In realtà il prezzemolo può essere mangiato durante la gestazione, dopo essere stato ben lavato, ma bisogna stare attenti a non eccedere nelle dosi.
Il prezzemolo è molto comune nelle ricette della nostra tradizione, ma è usato sempre in quantità irrisorie perché possa danneggiare la mamma o il feto.
Le proprietà del prezzemolo
Sono innumerevoli le proprietà del mazzolino verde che viene tritato finemente per insaporire ogni piatto. Grazie al suo alto contenuto di acqua, proteine, vitamine, fosfati e potassio il prezzemolo è in grado di:
- favorire la diuresi
- far digerire con maggior facilità
- stimolare la motilità intestinale
- stimolare le difese immunitarie in caso di aggressione da patogeni esterni
- fornire vitamine e minerali
- favorire una azione antiossidante
Il prezzemolo è pericoloso in gravidanza?
Tanti sono i luoghi comuni sul prezzemolo: c'è chi dice che se mangiato cotto possa essere tossico per le donne in dolce attesa, chi invece è convinto che sia una pianta abortiva, chi ancora ne teme anche solo una spolverata sul piatto. Il prezzemolo, in verità, non rientra nei cibi proibiti durante i 9 mesi di attesa. Nonostante ciò, un fondo di verità c'è sempre nei detti tramandati dalla tradizione. Il prezzemolo in quantità massicce, come molte altre cose, da alleato si può trasformare in un pericolo per le donne in dolce attesa. Parliamo però di quantità molto significative che non rientrano nei normali dosaggi culinari.
Come riporta una review del 2021, pubblicata sulla National library of medicine, ad essere potenzialmente abortivo è l'apiolo, che si trova in maggiore quantità nelle foglie di prezzemolo e nei semi della pianta. È proprio l'avvelenamento da apiolo di prezzemolo, che si manifesta con febbre, dolore addominale molto forte, convulsioni, vomito e diarrea, a poter provocare una grave neurotossicità con conseguente aborto.
Tuttavia è importante specificare che le dosi contenute nelle porzioni da cucina non sono pericolose né per la mamma né per il feto. «Servirebbero grandissime quantità per rendere il prezzemolo problematico, tuttavia è vero che il principio attivo è stato usato diverse volte a scopo abortivo» specifica l'ostetrico Riccardo Federle.
Durante la gravidanza va evitato l'olio essenziale di prezzemolo, più che il prezzemolo in sé, sia ad uso interno che esterno (come le applicazioni topiche) perché contenendo una quantità maggiore di apiolo, risulta potenzialmente in grado di provocare contrazioni uterine precoci, parto pre termine e aborto, oltre che problematiche a fegato e reni.
Il prezzemolo e la toxoplasmosi
Il prezzemolo, come tutte le verdure, deve essere consumato preferibilmente dopo cottura. Se invece lo si ingerisce crudo, è importante che venga lavato molto bene, per evitare che la gestante incorra nel rischio di toxoplasmosi. Dunque quando si tratta di condimenti come la salsa verde, a base di prezzemolo crudo, o quando si trova sulla tavola imbandita una ciotola piena di prezzemolo tritato pronto da spargere sul piatto per insaporirlo, a prescindere da ogni credenza popolare, per le donne incinte che non sono risultate positive al toxo-test è bene assicurarsi sia stato ben lavato, oppure evitarlo.