Quando i bambini non sanno quale sia la mano destra, la prima risposta che diamo loro è «La mano con cui scrivi». Peccato che, come ormai ben sappiamo, non tutti i bimbi scrivono con la mano destra. Un recente studio ha dimostrato che ben il 10.6% della popolazione mondiale ha come mano preferenziale quella sinistra, parliamo di 788 mila e 800 milioni di persone che impugnano penna, forbici e coltello con la mano sinistra.
Fino ai primi anni '90, quindi se ci pensiamo neanche troppi anni fa, ai bimbi mancini, però, erano riservati trattamenti sgradevoli, che avevano poco di educativo. I piccoli erano costretti a scrivere con la mano destra, nonostante questo causasse loro non pochi disagi e una grafia terribile e difficoltosa.
Oggi, fortunatamente «Scrivi con l'altra mano» non si dice più e in commercio esistono penne, pastelli, forbici e utensili di ogni tipo per chi riesce a scrivere solo con la mano sinistra.
I pregiudizi nel nome mancino
La parola "mancino" o "mancinismo" deriva dal latino "mancus" che significa storpio o mutilato, questo dice molto di cosa si pensasse di chi aveva una predisposizione ad usare la mano sinistra per scrivere. Il motivo? Semplicemente il fatto che i mancini fossero in minoranza, dunque ritenuti "diversi" dalla maggior parte dei bambini.
Ma obbligare un bimbo che scrive con la mano sinistra ad utilizzare la destra, cosa che si faceva fino a non molto tempo fa nelle scuole, è controproducente per il suo sviluppo. Il bimbo che ha dalla nascita una prevalenza nell'uso dell'emisfero destro del cervello nell'attività della scrittura obbligato a impugnare la penna con la mano destra, potrebbe riscontrare disturbi dell'apprendimento, del linguaggio e comportamentali. Questo perché un bimbo che presenta una particolare lateralizzazione ha punti di riferimento direzionali precisi, che vengono messi in confusione nel momento in cui gli si chiede di mettere in atto un'abilità che non ha.
Pensiamo a un bambino destrorso, dunque che scrive con la mano destra, costretto a scrivere con la mano sinistra, lo troverà molto difficile, nemmeno riuscirà ad impugnare bene la penna con la mano sinistra, convincendosi magari di non sapere scrivere e alimentando così una forte insicurezza e repulsione per la scuola.
La mano del diavolo
Tutti i "non si dice più" nascono da pregiudizi, radicati nella storia della nostra cultura. «Questo bimbo scrive con la mano del diavolo» una frase che ci suona assurda, ma utilizzata con frequenza fino a poco tempo fa.
L'associazione tra la mano sinistra e il diavolo nasce dalla tradizione biblica, proprio nel Vangelo di Matteo quando si descrive il Giudizio Universale, si parla di Cristo, seduto alla destra del Padre intento a separare gli uomini di fede dai malvagi e sulla sinistra i capri che non rispettano i precetti religiosi e sono condannati alle fiamme eterne. Inoltre il nome satana è una distorsione del termine talmudico Samael che a sua volta deriva dal termine semol, che significa sinistra.
Siamo tutti mancini
In realtà non esiste una persona "totalmente mancina", una persona che quindi ha tutte le parti del corpo della parte sinistra più sviluppate di quelle della parte destra.
In quasi tutti noi, quando si parla di arti o organi "doppi", uno predomina sull'altro ma non è detto che sia sempre il sinistro o sempre il destro, alcuni avvicinano il cellulare all'orecchio sinistro istintivamente, altri scrivono con la mano destra ma a pallavolo imparano a fare la "schiacciata" con la mano sinistra. Da ciò pare evidente che alla fine siamo tutti mancini, o che sicuramente lo saremmo in un mondo in cui tutti scrivono con la mano sinistra.