La sinovite dell’anca, chiamata anche raffreddore dell’anca, è un’infiammazione di questa articolazione che compare all’improvviso, spesso durante o poco dopo un’infezione virale delle vie aeree superiori. È un problema transitorio ed è la causa più comune di zoppia nei bambini, tra i 3 e i 10 anni, e di dolore all'anca. Per fortuna non è grave e tende a risolversi spontaneamente con del riposo.
Le cause della sinovite dell'anca
La sinovite dell’anca è un disturbo abbastanza frequente tra i bambini, ma i medici non ne conoscono la causa esatta. Alcuni bambini la sviluppano dopo aver contratto un’infezione virale (come raffreddore o diarrea), per questo motivo in molti ritengono che sia provocata da sostanze prodotte dal sistema immunitario dell’organismo per combattere l’infezione.
I sintomi della sinovite dell'anca
I sintomi della sinovite dell’anca sono abbastanza semplici, ma non facilmente riconoscibili dai genitori. I bambini con questo disturbo possono:
- Zoppicare o avere difficoltà a gattonare o a stare in piedi
- Lamentare dolore all'anca, all'inguine, alla coscia o al ginocchio
- Piangere senza una reale spiegazione
- Alcuni potrebbero semplicemente rifiutarsi di camminare, senza alcuna spiegazione
Facciamo poi attenzione a che cosa si è manifestato prima del dolore:
- Una recente infezione virale, come un virus del raffreddore o intestinale
- Febbre lieve, fino a 38°C
- Fastidio all'anca dopo un lungo periodo di riposo dell'articolazione (come sedersi in macchina o alla scrivania o guardare la TV)
- Dolore al ginocchio o alla coscia senza dolore all'anca
Quando si manifesta
Si manifesta all'improvviso e senza preavviso. Nella maggior parte dei casi, il bambino si è recentemente ripreso da un'infezione virale. A volte, la condizione si verifica dopo una caduta o un infortunio. Un piccolo numero di bimbi con sinovite va avanti con ulteriori episodi, perché la condizione non riesce a risolversi completamente.
Diagnosi
La diagnosi avviene prima di tutto con una visita pediatrica, durante cui il medico verifica quale tipo di movimento o di posizione causa dolore al bambino. Successivamente, potrebbe prescrivere un’ecografia dell’anca. Questo test di imaging serve per verificare se c'è liquido nell'articolazione dell'anca. La presenza di fluido significa che c'è gonfiore e infiammazione dei tessuti. Il medico può anche richiedere degli esami del sangue per escludere un problema più grave, ovvero l’artrite settica.
Come si cura la sinovite dell'anca
La sinovite dell’anca è un disturbo lieve che migliora da solo. Il riposo completo è solitamente tutto ciò che serve. I tempi di recupero sono circa di 2 settimane, ma il piccolo dovrebbe sentirsi già meglio dopo 3/4 giorni. Il medico potrebbe consigliare l'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene, che sono utili poiché alleviano il dolore e riducono l’infiammazione. Gli antibiotici, invece, non vengono somministrati poiché la condizione non è causata da un’infezione batterica. Mentre il bambino si sta riprendendo, è importante incoraggiarlo a riposare a casa e consentirgli di tornare gradualmente alle sue attività abituali man mano che migliora. Non dovrebbe praticare sport o intraprendere attività faticose finché non sarà completamente migliorato.
Possibili complicazioni
La sinovite dell’anca è una condizione benigna e si risolve senza complicazioni nella maggior parte dei casi, ma se dovessero ricomparire sintomi o febbre a distanza di poco tempo dal precedente episodio, il bambino deve essere rivalutato dal medico. Affinché non ci siano recidive (che si manifestano nel 20% dei casi) il piccolo deve osservare riposo fino a guarigione: il ritorno troppo precoce alle attività può scatenare di nuovo la sinovite. Seppur la prognosi sia ottima, le complicazioni non si possono escludere completamente. Esiste una rara associazione, con il Morbo di Perthes, una malattia dell'infanzia che colpisce l'articolazione dell'anca, e consiste nell'interruzione del flusso di sangue diretto alla testa del femore, il quale inizialmente si indebolisce, per poi rompersi.