Smalto in gravidanza sì o no? In linea di massima, le donne in dolce attesa possono colorare le unghie di mani e piedi a patto di seguire le indicazioni di esperti, ostetriche o ginecologi, per garantire salute e benessere durante i nove mesi di gestazione. Non esistono, infatti, evidenze scientifiche tali da vietare l'uso di questo cosmetico in gravidanza. Bisogna però prestare attenzione ai prodotti che usiamo e agli ingredienti che utilizziamo.
Inoltre, se nei primi mesi non ci sono motivi particolari per sconsigliare alle donne incinte di usare lo smalto, molti sanitari chiedono alle future mamme di evitare di metterlo, in particolare nelle mani, dopo la 37esima settimana. In caso di ricovero in ospedale per il parto, non si riesce ad usare il saturimetro sull'unghia se questa non è "spoglia".
Quale smalto posso usare in gravidanza?
Le donne in gravidanza possono usare lo smalto. Possono applicare quello classico oppure usare anche il semipermanente, a patto di usare, però, prodotti privi di ingredienti che potrebbero causare problemi di salute. Le sostanze ritenute potenzialmente pericolose per questo momento delicato della vita di ogni donna (ma da attenzionare comunque anche in altri momenti) sono in modo particolare:
- formaldeide
- toluene
- plastificanti
A volte questi ingredienti sono presenti nello smalto. Normalmente la quantità presente nello smalto applicato sulle unghie non viene ritenuta pericolosa per la salute di mamma e bebè in quanto risulta davvero contenuta. In ogni caso, sarebbe comunque meglio limitare l'inalazione di tali sostanze, così come del bisfenolo A e di ftalati (in particolare, dibutilftalato – DBT). Esistono cosmetici per le unghie del tutto sicuri e privi di sostanze potenzialmente dannose per la donna e il bimbo che porta in grembo.
Se andiamo a fare la manicure da un'estetista o se la facciamo da sole a casa, è sempre bene controllare sull'etichetta del prodotto cosa contiene, preferendo lo smalto normale, perché meno aggressivo e più facile da togliere a confronto con il semipermanente.
Posso tenere lo smalto per tutta la gravidanza?
Lo smalto può essere usato per tutta la gravidanza, ma, anche in questo caso, è bene chiedere consiglio a ostetrica o ginecologo. Ci sono, infatti, professionisti della salute che sconsigliano di fare la manicure con smalto dopo la 37esima settimana di gestazione. E il motivo è presto spiegato. Se si avvicina la data presunta del parto, se ci sono delle complicazioni o se si ritiene necessario un ricovero in ospedale, le unghie devono essere "nude", per poter applicare meglio il saturimetro (lo strumento che serve a valutare la frequenza cardiaca e l'ossigenazione materna). In caso di smalto "normale", è facile rimuoverlo con acetone e solventi (vedremo in seguito cosa è meglio usare per toglierlo), mentre in caso di semipermanente è più complicato.
La questione riguarda, però, solo la manicure. Per la pedicure, nessuna limitazione. Se non le indicazioni date prima con i prodotti da usare.
Come togliere lo smalto senza acetone in gravidanza?
Per togliere lo smalto in gravidanza, è bene usare solventi sicuri. Come per i prodotti che abbiamo applicato sulle nostre unghie, anche quelli da usare per rimuoverli devono essere privi di ingredienti potenzialmente pericolosi. Leggere sempre la lista di quello che è contenuto è fondamentale.
Di solito si usa l'acetone, ma potrebbe essere un po' troppo aggressivo per le unghie delle donne in dolce attesa che potrebbero apparire fragili. Possiamo sfruttare altri tipi di solventi a base di olio oppure usare rimedi naturali, che però vanno applicati più volte per ottenere il risultato voluto (olio d'oliva, aceto di vino e limone, dentifricio). C'è anche chi, infine, usa la lima per rimuovere lo smalto: da evitare se non si è esperte.