In Italia adolescenza e disturbi alimentari sembrano essere un triste inseparabile binomio, spesso alimentato da un utilizzo smodato e incosciente dei social network. I ragazzi già dai 12 anni, arrivano a trascorrere la quasi totalità del loro tempo libero sui social media, tra i preferiti Instagram e TikTok, che oltre a foto di corpi perfetti e video di balletti, danno libero spazio a influencer che si improvvisano nutrizionisti o personal trainer.
Il 70% degli adolescenti tra i 12 e i 17 anni segue diete prive di qualsiasi fondamento scientifico, eliminando completamente dai propri pasti i carboidrati e cercando di emulare corpi tonici e perfetti dei loro Tiktoker preferiti. Questo dato allarmante arriva da una recente intervista rilasciata da Laura dalla Ragione, psichiatra e responsabile del numero verde nazionale Sos Disturbi alimentari della Presidenza del Consiglio e dell'Istituto Superiore di Sanità.
Secondo la psichiatra i ragazzi trascorrono fino a 6 ore al giorno sui social senza veramente essere educati al loro utilizzo. I ragazzi non conoscono quindi le insidie che si nascondono dietro agli algoritmi, volti a trattenerli il più possibile sulla piattaforma, non certo a dispensare consigli per la loro salute alimentare.
Obesità e sedentarietà
In Italia il rischio di manifestare una dipendenza da cibo è altissimo tra i ragazzi tra 11 e 17 anni, 373.000 studenti potrebbero aver sviluppato o sviluppare in futuro disturbi alimentari come l'anoressia, la bulimia o obesità.
Quest'ultimo problema sembra essere molto diffuso già tra i bimbi di età compresa tra i 7 e i 9 anni, a riportarlo è il report di COSI, l'iniziativa per la sorveglianza dell'obesità nei bambini promossa dall'OMS.
Il nostro Paese si posiziona al secondo posto a livello europeo tra i Paesi con maggior numero di bimbi affetti da obesità. Tra i motivi principali una scarsa educazione allo sport, non tutti i genitori possono accompagnare i figli in palestra per mancanza di tempo, voglia o infrastrutture adatte. Inoltre non tutte le scuole promuovono efficaci programmi di educazione motoria, 6 scuole su 10 sono sprovviste di palestra. Solo il 31% dei bimbi poi ha una dieta sana ricca di frutta e verdura e il 67% si sposta solo con l'automobile.
Ma ancora una volta il problema principale dei nativi digitali sembrano essere proprio tv e social network. Il 72% dei bambini italiani tra i 6 e i 9 anni trascorre almeno due ore al giorno davanti a dispositivi digitali o televisione, dimenticandosi di poter rincorrere un pallone all'aperto.
Anoressia, bulimia e social network
Non solo l'obesità ma anche anoressia e bulimia sono un rischio a cui i social espongono soprattutto le ragazze, il 30% di loro è affetto da un disturbo alimentare e ha meno di 14 anni.
A fine 2021 il Wall Street Journal aveva condotto un'inchiesta proprio sul social media più utilizzato dai nativi digitali, TikTok, inventando grazie all'intelligenza artificiale dei profili utenti di circa 13 anni, il risultato era che il 50% del feed di questi profili era ricco di informazioni nutrizionali, consigli su come smettere di mangiare certi alimenti e cercare di diventare magri e spigolosi come "La sposa cadavere".
Spesso le piattaforme intervengono, ma gli utenti sanno raggirare le misure di sicurezza storpiando le parole, alludendo a disturbi quali bulimia o anoressia senza mai citarle.
Vanno dunque educati i ragazzi ad un corretto utilizzo dei social, consapevoli che Instagram e TikTok diminuiscono l’autostima degli utenti, e cambiano l’immagine corporea che ognuno ha di sé. Serve spiegare che selfie e fotografie ritoccate non sono la verità e che fitness influencer, che aumentano soprattutto nelle ragazze un senso di inadeguatezza riguardo al proprio fisico, non sono esempi sani da seguire, tanto meno dei professionisti cui affidarsi.