Lo spermiogramma è un esame diagnostico molto comune quando si cercano d'indagare le possibili cause dell'infertilità maschile. Il test infatti prevede lo studio del liquido seminale (o sperma) per osservare la forma e lo stato di salute degli spermatozoi, le cellule sessuali responsabili della fecondazione dell'ovulo femminile.
Il responso di questo esame può dunque fornire indicazioni preziose per valutare lo stato riproduttivo del paziente, anche se spesso sono necessari ulteriori indagini per approfondire la situazione.
Che cos'è e a cosa serve lo spermiogramma
Spesso confuso con la spermiocoltura, lo spermiogramma prevede una fase di prelievo di campione del seme e un secondo step di osservazione in laboratorio. Obiettivo di questa analisi è, come già accennato, valutare le caratteristiche del liquido seminale al fine di determinare lo stato di salute e fertilità della persona che si è sottoposta all'esame.
L'osservazione dello spermiogramma si divide in due tipi di analisi: una macroscopica e una microscopia.
La fase macroscopica, che si occupa dell'aspetto chimico e fisico del campione, tiene conto di alcuni parametri:
- Volume: tra gli 1,5 e i 5 ml, il volume del seme è considerato normale. Un volume più alto (iperosia) può essere rivelatore di qualche patologia, mentre un volume più basso (ipoposia) può essere causato dalla parziale ostruzione dei dotti deferenti che veicolano il passaggio dello sperma
- Fluidità: un seme troppo coagulato può rappresentare un problema a livello riproduttivo, nonché essere sintomo di uno stato infiammatorio
- Viscosità: come nel punto precedente, se il liquido seminale appare troppo viscoso, ciò potrebbe essere indice di un'infiammazione in corso
- Colore: un seme troppo trasparente e privo del caratteristico color bianco lattiginoso di solito indica una bassa concentrazione spermatica. L'aspetto giallastro o con striature di rosso invece potrebbe suggerire un'infezione in atto
- pH: un liquido seminale considerato "sano" si aggira su valori di circa 7,5-8 di pH (sostanza basica)
L'analisi al microscopio, invece, s'interessa in particolare di osservare:
- Numero e concentrazione di spermatozoi: Una concentrazione normale si aggira tra i 15 e i 20 milioni di spermatozoi per ml. al di sotto di tale valore si parla di oligospermia, che può diventare oligospermia grave sotto i cinque milioni per ml. Esistono anche caso di azoospermia, dove si riscontra un'assenza pressoché totale di spermatozoi
- Forma degli spermatozoi (morfologia): dimensione troppo ridotte e forme alterate degli spermatozoi (dotati di una testa, un piccolo "collo", e un flagello che funge da coda) può influenzare negativamente sulla fertilità di un uomo
- Mobilità degli spermatozoi (motilità): se più del 32% degli spermatozoi presi in considerazione appaiono troppo "pigri", si parla di astenospermia. Tale condizione impedisce ai gameti maschili di riuscire a raggiungere l'ovulo da fecondare
Lo spermiogramma può essere ripetuto a qualche settimana (o mese) di distanza per confermare i risultati o accertare eventuali miglioramenti.
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Quando fare lo spermiogramma
In generale ci si può sottoporre allo spermiogramma in qualsiasi momento, anche solo per ottenere un quadro complessivo del proprio stato di salute, poiché il numero e il "comportamento" degli spermatozoi possono fornire significativi indizi anche sulla presenza di tumori o complicanze cardiovascolari.
Si tratta infatti di un test non invasivo e che non comporta alcuna controindicazione, anche se le modalità di prelievo del campione non rappresentano il massimo della comodità.
Nella stragrande maggioranza dei casi però un paziente decide di sottoporsi ad uno spermiogramma quando non riesce ad avere figli nonostante i tentativi protratti nel tempo.
Anche la presenza di disturbi al tratto uro-genitale può rendere necessaria l'esecuzione dell'esame.
Preparazione
Per sottoporre al laboratorio un campione di liquido seminale valido (ossia il più fedele possibile all'effettivo stato di salute), al paziente è richiesto il rispetto di alcuni accorgimenti fondamentali per la buona riuscita dell'esame:
- Astinenza sessuale per almeno due giorni precedenti al prelievo del campione (le indicazioni parlano di 2-5 giorni d'astinenza)
- Sospendere l'assunzione di antibiotici e antinfiammatori nei giorni precedenti all'esame (potrebbero alterare il campione). Prima di interrompere qualsiasi terapia però è sempre meglio consultare prima il proprio medico
- Procedere alla manipolazione del pene e alla raccolta del campione con mani pulite e igienizzate
- Conservare il liquido seminale in un contenitore sterile, senza esporlo a temperature estreme (troppo calde o troppo fredde), entro un ora dal prelievo
- Evitare di capovolgere o agitare eccessivamente il contenitore
Come si fa lo spermiogramma
Il giorno stabilito per l'esame, il paziente viene fatto accomodare in una stanza privata dove avverrà il prelievo del seme. È compito infatti dello stesso paziente fornire un campione del suo liquido seminale attraverso la masturbazione e raccoglierlo dentro un apposito contenitore.
Al termine dell'operazione, il contenitore deve essere etichetto con con nome e cognome (leggibili) e passato ad un addetto della struttura sanitaria. Il seme passerà quindi al vaglio del laboratorio che nel giro di un paio di giorni produrrà un responso.
Parametri da valutare e risultati dello spermiogramma
L'esito dell'esame fornisce una lista di valori riscontrati all'interno del seme. Un campione standard presenta questi valori
- Volume eiaculato ≥ 1.5 ml
- PH ≥ 7.2
- Numero totale di spermatozoi ≥ 39 milioni
- Concentrazione spermatozoi ≥ 15 milioni/ml
- Motilità progressiva degli spermatozoi ≥ 32%
- Motilità totale ≥ 40%
- Morfologia degli spermatozoi ≥ 4%
- Leucociti < 1 milione/ml
- Vitalità degli spermatozoi ≥ 58%
Spermiogramma alterato: quando preoccuparsi?
Un esito che presenta valori fuori dal range su presentato necessita di ulteriori approfondimenti.
In caso di oligospermia, teratozoospermia (alterazione della morfolgoia degli spermatozoi) o altre condizioni che possono ostacolare la fertilità di un uomo, è utile avvalersi di un parere medico per valutare il da farsi.
Qualora anche gli esami successivi confermassero una fertilità compromessa però non bisogna disperare. Le moderne tecniche di PMA e le pratiche per l'adozione possono essere strade altrettanto valide per coronare il proprio desiderio di diventare genitori.