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La tagesmutter è una figura specializzata, nata nel Nord Europa attorno agli anni ‘60. Così si spiega il nome tedesco il cui significato è letteralmente "madre del giorno".
In Italia il servizio è arrivato per la prima volta nel 1999, in un condominio di Bolzano. Un gruppo di 13 operatrici che aveva seguito un corso di formazione per tagesmutter ha, infatti, istituito la “Cooperativa casa-bimbo”. L’obiettivo era quello di proporre al bambino un progetto pedagogico che si svolgesse al di fuori dal contesto familiare ma che continuasse l’operato dei genitori.
Dal 2011 il termine tagesmutter è stato accompagnato anche dalla sua versione maschile, tagesvater. Per la prima volta un papà di Bolzano ha lasciato il suo precedente lavoro per diventare "papà del giorno".
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L’utilizzo del nome mamma o papà non è casuale, rimanda a figure che i bambini hanno in famiglia, perché sentirsi a casa è alla base del servizio. Questo non deve indurci a pensare che le figure della tagesmutter o del tagesvater non siano preparate e abbiano scelto di aprire un asilo tra le proprie mura domestiche in tutta autonomia.
Sono figure formate e competenti, in continuo aggiornamento, supportate da un team messo a disposizione dall’associazione della quale fanno parte. Possono svolgere la professione coloro che hanno un titolo di studio in ambito pedagogico, sociale o psicologico, integrato con un corso di specializzazione mirato. In mancanza del titolo, la futura tagesmutter o il futuro tagesvater dovrà seguire un corso che va dalle 200 alle 500 ore, in base alle normative del Comune di appartenenza, delle quali dalle 40 alle 50 ore sono dedicate al tirocinio.
Come funziona il servizio di tagesmutter?
I bambini che cura la mamma di giorno sono pochi, al massimo 5, questo le permette di essere estremamente attenta alle esigenze di tutti. Quindi, i bambini che accudisce la tagesmutter sono ancor meno dei 10 previsti nel micronido, una struttura di piccole dimensioni che offre gli stessi servizi del classico asilo nido, ma a un prezzo ridotto. Quindi con orari prestabiliti, inserimenti e iscrizioni.
I bimbi di cui si occupa la tagesmutter, essendo meno, saranno facilitati nella socializzazione e più seguiti. Senza contare che, stando a contatto con meno bambini, saranno meno soggetto alle malattie tipiche dell’infanzia. Inoltre i piccoli avranno un’unica figura di riferimento, preparata e con delle certificazioni.
Spesso i micronidi si trovano nelle aziende, così da aiutare i genitori-lavoratori, e dunque sono ben diversi dagli ambienti familiari dove la tagesmutter opera. Per i bimbi, invece, è un immenso vantaggio trovarsi in un ambiente familiare, come la casa, nel quale vedono i grandi vivere la vita da adulti e dove imparano a conoscere il mondo.
Quelle provate dai bambini nel caso di una tagesmutter, è simile a quella che può essere sperimentata dai piccoli quando rimangono a casa con la tata. Crescere, però, in un ambiente simile a casa propria, che non lo sia a tutti gli effetti, aiuta il bambino a provare per la prima volta il distacco e l’ingresso in un posto sicuro.
Durante la giornata la tagesmutter o il tagesvater stimolano i bambini attraverso giochi, attività, percorsi, concordati con pedagogisti, psicologi e genitori.
Ai bimbi sono somministrati anche i pasti, infatti tra i requisiti richiesti alla tagesmutter ci sono quello di avere l’abilitazione HACCP, per poter fornire il servizio mensa, e quello di conoscere le manovre da mettere in atto in caso di soffocamento. I bimbi più grandi, vengono molto autonomizzati, infatti, si dividono tra chi è incaricato di apparecchiare la tavola e chi di distribuire i bavaglini.
Uno dei punti a favore del servizio offerto dalla tagesmutter è la possibilità di dialogo tra la famiglia e la figura professionale, questo permette una continuità educativa tra ciò che viene insegnato a casa al bambino e ciò che gli viene proposto dalla tagesmutter o dal tagesvater. Non solo, il contesto famigliare che si instaura, fa sì che si possano concordare gli orari migliori per i genitori. Non c’è un orario di ingresso fisso e uno di uscita, dipende tutto dalle esigenze.
A chi si rivolge il servizio di tagesmutter
I bambini che possono accedere al servizio devono essere di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.
La tagesmutter o il tagesvater non possono infatti accudire più di 5 bambini di questa fascia di età, oppure più di 3 bambini, se sono tutti sotto i 9 mesi. In questi numeri sono compresi anche gli eventuali figli della tagesmutter, se la loro età non supera i 13 anni.
Fare la tagesmutter o il tagesvater è un’ottima opportunità anche per mamme e papà che decidono di reinventarsi lavorativamente dopo aver scoperto una grande passione per l’accudimento e l’educazione del proprio piccolo.
Per accedere al servizio non ci si dovrà preoccupare delle tempistiche, se la tagesmutter ha disponibilità si potrà fare l’inserimento in qualsiasi momento, senza mettersi in lista, come accade per gli asili comunali. Infatti può essere molto complesso accedere ai nidi comunali, causa le tante domande e i pochi posti disponibili.
Il servizio può essere scelto anche per una questione economica: se i nidi comunali permettono ai genitori, in base all'ISEE, di pagare al massimo 300€ al mese, un asilo privato può arrivare a costare anche 600€ al mese. Il servizio di tagesmutter, invece, si paga all’ora, la quota media è di 5€, e sono da pagare solamente le ore effettive che il bambino trascorre nella casa.
Anche per questo servizio, però, esistono delle agevolazioni, l’importante è accedervi attraverso l’apposita area del sito comunale. In alcuni comuni della provincia di Trento, dopo essersi messi in contatto con una delle tagesmutter registrate sul sito del comune, si potrà compilare la modulistica che si trova sul sito, dichiarare il proprio ICEF (Indicatore della Condizione Economica Familiare), valido solo nella provincia autonoma di Trento e aspettare un massimo di 30 giorni. Se la richiesta viene considerata valida, il comune, a seconda dell’ICEF, può coprire per metà o quasi per intero il costo del servizio.
I requisiti per diventare tagesmutter
E se la nostra vicina di casa mette a disposizione la sua babysitter per tutti i bambini del condominio? Niente corse per portare il piccolo all’asilo dall’altra parte della città nel traffico del mattino; orari concordati con lei, magari è reperibile anche all’ultimo…
Ma siamo sicuri che sia pronta ad affrontare tutto questo? La comodità non può vincere sulla qualità del servizio, soprattutto se stiamo parlando dell’educazione del nostro piccolo.
Una casa che diventa nido domestico deve seguire delle regole ben precise, normate dalla legge:
- La casa non si deve trovare in un seminterrato
- Deve avere degli spazi verdi o deve essere vicina a un parco, così che i piccoli possano uscire all’aria aperta.
- All’interno dell’abitazione deve essere tutto a portata di bambino, devono esserci il giusto numero di fasciatoi e vasini, degli armadietti in cui il piccolo può lasciare i suoi effetti personali e una separazione tra la stanza dell’accoglienza e quella in cui i bambini trascorrono l’intera giornata.
- Ogni persona, nella casa, ha diritto a uno spazio che non sia inferiore a 9 m² , nessuno ci chiede di entrare a casa della tagesmutter con il metro alla mano ma è importante assicurarci che il bambino abbia i suoi spazi, e che soprattutto non ci sia sovraffollamento.
La tagesmutter, come abbiamo detto, è una professionista, che studia per ricoprire il proprio ruolo, competente e preparata. Oltre al corso che ha superato, deve avere l’abilitazione HACCP, per servire e cucinare del cibo ai nostri bambini. Vero è che una persona può sembrarci affidabile a pelle e a volte il costo eccessivo dei servizi ci invoglia a optare per il personale meno qualificato e più economico.
Ricordiamoci sempre, però, che l’educazione del bambino è un progetto a lungo termine. Affidare il piccolo a una persona preparata garantirà a lui basi solide per formare l’adulto sereno e sicuro di sé che sarà domani. A noi, invece, permetterà di stare tranquilli e soffrire meno il distacco.
