Mancano ancora 3 settimane al giorno di Pasqua ma per i supermercati e gli annunci pubblicitari la festa sembra essere iniziata il giorno dopo San Valentino. Gli scaffali sono stracolmi di uova di cioccolata di ogni forma, colore e dimensione, ciascuna contenente una diversa sorpresa.
I bimbi scelgono con cura quale chiedere ai genitori, nella speranza di trovare il giocattolo che preferiscono. Intanto online, in particolare su TikTok e Instagram, spopolano video di personaggi famosi che suggeriscono di pesare sulle bilance destinate a frutta e verdura l’uovo di Pasqua o di agitarlo, per scoprire il suo contenuto.
Così i bambini perdono l'effetto sorpresa, trovando nell'uovo ciò che desideravano. Ma quanto è importante per i piccoli non smettere di sorprendersi?
I contenuti online che svelano le sorprese nelle uova
Sono tanti i profili di TikTok e Instagram che invitano gli utenti a recarsi nel reparto frutta e verdura dei supermercati per pesare le uova di Pasqua. Nei video virali le persone maneggiano per un po’ l’uovo di Pasqua che interessa loro, lo confrontano con altre uova di cioccolato e decidono poi di recarsi davanti alla bilancia e di pesarlo. Ripetono questa operazione più volte e una volta a casa svelano con precisione agli utenti il peso che deve avere il loro uovo se i bambini desiderano una sorpresa nello specifico. «Se pesa di più c’è questa fatina all’interno», «Se agitandolo sentite un forte rumore, dentro troverete l’orsetto».
E così in un attimo viene infranto l’effetto wow, quella sensazione di piacevole stupore che investe i bambini all’idea di una sorpresa. I piccoli, già consapevoli del giocattolo che troveranno nell’uovo, non sperimentano l’emozione della scoperta, al massimo la delusione di aver sbagliato i loro calcoli o essersi affidati alle misurazioni della persona sbagliata.
L’importanza dell’effetto sorpresa per i bambini
Sapersi stupire è fondamentale nella vita di ciascun individuo, perché è proprio dalla capacità di saper gestire ed elaborare la sorpresa che si impara a far fronte agli eventi nuovi e imprevedibili cui siamo esposti ogni giorno e ci si protegge dai pericoli. Tra i benefici delle sorprese per i bambini ci sono:
- sviluppo cognitivo: un bambino che si sorprende è un bambino il cui cervello sta mettendo in atto un meccanismo che risponda e trovi una soluzione a una situazione inaspettata.
- sviluppo emotivo: il bimbo sorpreso da un improvviso gesto d’affetto stringe un forte legame con la persona che glielo ha regalato e impara a sua volta a stupire gli altri con la sua bontà
- sviluppo di abilità sociali: le sorprese fanno bene all’umore e alla personalità del piccolo che imparerà così ad essere empatico e gentile nei rapporti umani.
- sviluppo della memoria: uno studio svolto nel 2018 ha dimostrato che tanto più un evento è sorprendente, tanto più è anche memorabile e dunque rimane impresso nella memoria di grandi e piccini. L'esperimento a cui è stato sottoposto un campione di popolazione, consisteva nel leggere 9 storie, classificarle dalla più alla meno sorprendente, svolgere poi una seconda attività completamente diversa e ritornare infine alle storie, rispondendo a delle domande sui personaggi. Le persone si sono ricordate con maggiore facilità i dettagli dei racconti che avevano classificato come più sorprendenti.
Fino a che età ci si stupisce?
Sorprendersi è una prerogativa dei piccoli, proprio per questo bisogna rivendicare per loro la possibilità di stupirsi ogni giorno.
I bebè si stupiscono con gran facilità, perché per loro tutto è una scoperta, dunque ridono di gusto ogni volta che si fa loro “bu-bu settete” coprendosi il volto, o quando i genitori si nascondono e poi compaiono all'improvviso.
Da adulti, invece, si è molto meno propensi a stupirsi, per questo è importantissimo che i piccoli vivano quanti più possibili momenti indimenticabili e imprevedibili.
A dimostrare la diversa risposta alla sorpresa tra grandi e piccini è stato uno studio pubblicato lo scorso 3 gennaio sulla rivista scientifica Science Advance. Un gruppo di studiosi dell’Università di Basilea ha sottoposto dei roditori, cuccioli e adulti, a una serie di stimoli uditivi. I suoni fatti ascoltare ai topi erano tutti della stessa frequenza, fino a che improvvisamente alle loro orecchie veniva proposto un suono inaspettato e diverso. I topi adulti, il cui cervello era monitorato da particolari sonde, non sembravano preoccuparsi troppo per l’accaduto, a risultare molto sorpresi erano invece i topi più giovani, che però alla terza ripetizioni dell’esperimento si erano ormai abituati a quell'effetto wow”. I risultati, traslati poi sul cervello umano hanno dimostrato che finché il tessuto cerebrale è in evoluzione l’uomo sa stupirsi ma che superati i vent’anni sorprendersi è sempre più complesso, per questo è bene farlo prima.