L’amore per una figlia è così potente da trasformare all’occorrenza il camper con cui la famiglia si sposta per le vacanze in una stanza di ospedale, accogliente e meno spaventosa.
"Questa mia roulotte mi sembra l'arca di Noè" cantava Gianni Morandi nel suo testo "Sei forte papà", perché solo per i suoi bambini quel piccolo mezzo a quattro ruote poteva moltiplicare il suo spazio accogliendo tutti i loro animali preferiti.
In questo caso il camper di un papà di Novara si è trasformato in una stanza in cui la sua bambina, affetta da una grave malattia oncologica, può ricevere le visite e le cure necessarie.
La bimba del novarese è in cura all’ospedale Gaslini di Genova distante più di 160 km da casa sua. In particolare deve sottoporsi a una terapia antifungina che le viene somministrata tramite una flebo ogni giorno per 15 giorni consecutivi. Due settimane tra un’ora di terapia, esami del sangue quotidiani e visite di controllo, così distanti da casa, sembravano doversi tradurre per forza in un ricovero presso l'ospedale pediatrico.
La piccola è sembrata però subito spaventata all’idea del ricovero. Abbandonare la sua quotidianità, i suoi giochi, la sua cameretta sarebbe stato solo l’ennesimo trauma in una vita segnata da medicinali da prendere e medici da incontrare. L’idea però di fare tutti i giorni avanti e indietro, obbligando la bambina a quasi 4 ore di macchina, è stata immediatamente scartata dai genitori. Troppo stress per un corpicino così piccolo.
Mamma e papà ci hanno pensato un po’ e poi l’idea, ragionata insieme al personale medico, se la bambina non si sarebbe potuta recare in ospedale sarebbe stato l’ospedale a recarsi da lei.
Così il mezzo a quattro ruote, che di solito usano per viaggiare in estate, è stato addobbato per riprodurre fedelmente la cameretta della piccola, con tanto di giocattoli e peluches. La famiglia ha parcheggiato il camper a due passi dall’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova, che tramite il personale medico offre alla bimba assistenza domiciliare ogni giorno direttamente nella sua cameretta a 4 ruote.
Sandro Dallorso, Responsabile UOSD Assistenza Domiciliare all'Istituto si è così espresso riguardo l'accaduto: «Il motto del nostro servizio è: a casa è meglio. E lo stiamo mettendo in pratica».