Traslocare è stressante, che sia nella stessa città, in un luogo lontanissimo o che sia un semplice cambio di pianerottolo. Lo è per gli adulti, figurarsi per i bambini. La loro routine e il loro senso di stabilità possono infatti essere fortemente influenzati da questo cambiamento significativo. Ci sono però alcune strategie che possono essere messe in atto per affrontare un trasloco con i bambini rendendolo più sereno e meno stravolgente.
Per esempio, le visite alla nuova casa e il mantenimento di una routine il più possibile simile a quella precedente possono aiutare a vivere il cambiamento in maniera meno traumatica. Ricordando sempre che i genitori in tutto questo hanno un ruolo fondamentale: in un momento di legittimo smarrimento e confusione, diventano un faro e un pilastro su cui fondare la serenità, ammorbidendo la transizione e facendo percepire ai bambini sicurezza e punti fermi.
Il sostegno
Prima di addentrarci in alcuni consigli più pratici e concreti, è opportuno mettere in chiaro che il coinvolgimento emotivo del bambino durante un trasloco non è da prendere sottogamba. È importantissimo. Essendo un evento che stravolge le abitudini, può portare con sé emozioni contrastanti. A volte eccitazione e felicità. Altre volte paura, tristezza e addirittura rabbia.
Anche se accettare le emozioni negative non è per niente facile, da parte dei genitori, è importante accoglierle e legittimarle, ricordando che anche i bambini soffrono di ansia e stress. Il dialogo in questo frangente è essenziale.
L'introduzione graduale
Se le condizioni lo consentono, è bene che i genitori introducano la situazione con gradualità, sondando inizialmente il terreno con domande vaghe ("Cosa ne penseresti se ci spostassimo in una casa più graziosa, più grande o più vicina alla scuola?")
Dopodiché via via che la decisione si fa più definitiva e il trasloco si avvicina concretamente, se ne può parlare in maniera più diretta.
Le spiegazioni
I bambini hanno diritto alla verità. Anche quando è in programma un trasloco: i genitori possono spiegare con chiarezza e sincerità perché si stia traslocando, in modo semplice e adattato all'età.
Il coinvolgimento
Anche se le macro-decisioni vengono prese, naturalmente, dagli adulti della famiglia, coinvolgere i bambini è sempre consigliato. Soprattutto in situazioni eccezionali e potenzialmente stressanti come il trasloco.
Quando si cambia casa si può dunque fare partecipare i più piccoli alle decisioni comuni o a quelle che riguardano direttamente loro, chiedendo consiglio e facendogli scegliere per esempio i colori della nuova camera, per renderla più confortevole secondo il loro gusto, e non secondo quello delle mamme e dei papà.
L'esplorazione
Per far sì che i bimbi si ambientino con più facilità, è opportuno dare loro la possibilità di farlo gradualmente, senza catapultarli nella nuova casa all'improvviso.
Ogni volta che ci si reca nella nuova casa si può quindi prevedere di portare anche i bambini, lasciando ogni volta un oggetto di transizione che troveranno a ogni visita.
La preparazione
Al momento del vero e proprio trasferimento, tutta la famiglia può stilare una lista delle cose da fare e pianificare con attenzione il trasloco. Ognuno può avere (e dovrebbe avere) un compito, anche i più piccoli, in maniera commisurata alla loro età.
I ricordi
Un'idea romantica di cui non ci si pentirà? Prima di lasciare "casa vecchia" genitori e bambini insieme possono scattare fotografie, raccogliere oggetti anche insignificanti ma evocativi e scrivere qualche pensiero su quell'abitazione che ha accolto la famiglia per qualche tempo e che resterà sempre nel cuore.
La routine
Infine, è sempre appropriato cercare di mantenere fin da subito la routine precedente. Certamente non sarà semplice, dato che il trasloco vero e proprio sconvolge gli orari e che i mobili che mancano o che cambiano rendono la vita quotidiana meno scorrevole; ma gli orari di colazione e nanna, la cena insieme al tavolo e altre piccole pietre miliari della quotidianità dovrebbero restare fisse, in modo da dare ai bambini un senso di sicurezza e stabilità.