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10 Ottobre 2023
14:00

Trasloco con i bambini: 8 consigli per affrontarlo

L'introduzione graduale, il mantenimento delle routine e le visite nella casa nuova sono alcune delle strategie che si possono mettere in atto per far sì che il trasloco non sia un'esperienza eccessivamente traumatica.

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Trasloco con i bambini: 8 consigli per affrontarlo
trasloco bambini

Traslocare è stressante, che sia nella stessa città, in un luogo lontanissimo o che sia un semplice cambio di pianerottolo. Lo è per gli adulti, figurarsi per i bambini. La loro routine e il loro senso di stabilità possono infatti essere fortemente influenzati da questo cambiamento significativo. Ci sono però alcune strategie che possono essere messe in atto per affrontare un trasloco con i bambini rendendolo più sereno e meno stravolgente.

Per esempio, le visite alla nuova casa e il mantenimento di una routine il più possibile simile a quella precedente possono aiutare a vivere il cambiamento in maniera meno traumatica. Ricordando sempre che i genitori in tutto questo hanno un ruolo fondamentale: in un momento di legittimo smarrimento e confusione, diventano un faro e un pilastro su cui fondare la serenità, ammorbidendo la transizione e facendo percepire ai bambini sicurezza e punti fermi.

Il sostegno

Prima di addentrarci in alcuni consigli più pratici e concreti, è opportuno mettere in chiaro che il coinvolgimento emotivo del bambino durante un trasloco non è da prendere sottogamba. È importantissimo. Essendo un evento che stravolge le abitudini, può portare con sé emozioni contrastanti. A volte eccitazione e felicità. Altre volte paura, tristezza e addirittura rabbia.

Anche se accettare le emozioni negative non è per niente facile, da parte dei genitori, è importante accoglierle e legittimarle, ricordando che anche i bambini soffrono di ansia e stress. Il dialogo in questo frangente è essenziale.

L'introduzione graduale

Se le condizioni lo consentono, è bene che i genitori introducano la situazione con gradualità, sondando inizialmente il terreno con domande vaghe ("Cosa ne penseresti se ci spostassimo in una casa più graziosa, più grande o più vicina alla scuola?")

Dopodiché via via che la decisione si fa più definitiva e il trasloco si avvicina concretamente, se ne può parlare in maniera più diretta.

Le spiegazioni

I bambini hanno diritto alla verità. Anche quando è in programma un trasloco: i genitori possono spiegare con chiarezza e sincerità perché si stia traslocando, in modo semplice e adattato all'età.

Il coinvolgimento

Anche se le macro-decisioni vengono prese, naturalmente, dagli adulti della famiglia, coinvolgere i bambini è sempre consigliato. Soprattutto in situazioni eccezionali e potenzialmente stressanti come il trasloco.

Quando si cambia casa si può dunque fare partecipare i più piccoli alle decisioni comuni o a quelle che riguardano direttamente loro, chiedendo consiglio e facendogli scegliere per esempio i colori della nuova camera, per renderla più confortevole secondo il loro gusto, e non secondo quello delle mamme e dei papà.

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L'esplorazione

Per far sì che i bimbi si ambientino con più facilità, è opportuno dare loro la possibilità di farlo gradualmente, senza catapultarli nella nuova casa all'improvviso.

Ogni volta che ci si reca nella nuova casa si può quindi prevedere di portare anche i bambini, lasciando ogni volta un oggetto di transizione che troveranno a ogni visita.

La preparazione

Al momento del vero e proprio trasferimento, tutta la famiglia può stilare una lista delle cose da fare e pianificare con attenzione il trasloco. Ognuno può avere (e dovrebbe avere) un compito, anche i più piccoli, in maniera commisurata alla loro età.

I ricordi

Un'idea romantica di cui non ci si pentirà? Prima di lasciare "casa vecchia" genitori e bambini insieme possono scattare fotografie, raccogliere oggetti anche insignificanti ma evocativi e scrivere qualche pensiero su quell'abitazione che ha accolto la famiglia per qualche tempo e che resterà sempre nel cuore.

La routine

Infine, è sempre appropriato cercare di mantenere fin da subito la routine precedente. Certamente non sarà semplice, dato che il trasloco vero e proprio sconvolge gli orari e che i mobili che mancano o che cambiano rendono la vita quotidiana meno scorrevole; ma gli orari di colazione e nanna, la cena insieme al tavolo e altre piccole pietre miliari della quotidianità dovrebbero restare fisse, in modo da dare ai bambini un senso di sicurezza e stabilità.

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