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21 Novembre 2023
17:00

Tredicesima in maternità: a chi spetta e come si calcola

Il congedo di maternità non esonera le lavoratrici che ne hanno diritto a ricevere la tredicesima. A cambiare sono solo le modalità di erogazione.

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Tredicesima in maternità: a chi spetta e come si calcola
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In Italia quando parliamo di tredicesima intendiamo un salario aggiuntivo elargito alla fine dell'anno, solitamente a dicembre. Tale mensilità "extra" equivale a un tredicesimo dello stipendio annuale e spetta per legge a tutti i lavoratori dipendenti con contratto determinato o indeterminato, inclusi i pensionati e le donne in maternità.

L'arrivo di un bimbo infatti non modifica di una virgola il diritto alle lavoratrici regolarmente assunte di ricevere la tredicesima, ma ne cambia solamente le modalità di erogazione.

Cos'è la tredicesima

Per fugare ogni dubbio è importante sapere che in Italia la tredicesima è un obbligo di legge – sancito dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 1070 del 28 luglio 1960 – che spetta a tutti lavoratori e alle lavoratrici dipendenti.

La categorie escluse i lavoratori autonomi (liberi professionisti e Partite IVA), gli amministratori, i tirocinanti, i lavoratori a progetto e gli stagisti.

La tredicesima dunque si configura come una retribuzione differita, visto che l'ammontare di questo emolumento aggiuntivo si matura ogni ogni mese ma viene erogato dal datore di lavoro tutto insieme nel mese di dicembre, sotto forma appunto di una mensilità addizionale al normale stipendio.

Ciò significa che la tredicesima non è né un bonus offerto dal datore di lavoro (il totale lordo stabilito al momento della firma del contratto di lavoro viene diviso per tredici mesi anziché dodici), né un incentivo che può venire meno in caso di gravidanza o maternità anticipata.

Tredicesima in maternità: come si calcola

Per calcolare l'ammontare della tredicesima si devono prendere in considerazione il numero di mesi lavorati dal dipendente e moltiplicarli per lo stipendio lordo ricevuto in busta paga. Il risultato deve poi essere diviso per 12, come i mesi che compongono l'anno solare. In base alla categorie d'appartenenza possono però presentarsi delle piccoli variazioni nel conteggio.

Durante la gravidanza, il discorso è molto simile, con la differenza che per i cinque mesi di congedo obbligatorio vale la retribuzione all'80% dello stipendio erogata dall'INPS, con il restante 20%   che di solitamente rimane a carico del datore di lavoro.

Tale discorso vale anche in caso di maternità anticipata, ossia un congedo iniziato prima dei termini usuali a causa di una gravidanza a rischio o mansioni lavorative poco conciliabili con uno stato interessante (come per i lavori manuali troppo faticosi o compiti che espongono la lavoratrice a potenzialmente sostanze tossiche).

Quando si riceve?

L'altra grande differenza risiede nel fatto che mentre la tredicesima "standard" viene tradizionalmente erogata al lavoratore nel mese di dicembre in un'unica soluzione (con una mensilità in più o aggiungendo l'importo alla busta paga), durante la tredicesima in maternità è molto frequente che la somma totale venga "spalmata" in rate mensili.

Fonti
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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