Il termine inglese "Tummy time" indica un esercizio che si può proporre ogni giorno ai lattanti, per favorire lo sviluppo muscolare e sensoriale, fin dalla più tenera età. Si esegue facendo assumere la posizione prona ai piccoli di casa: dovranno sempre essere vigilati e messi in modo tale da garantirne la sicurezza, dal momento che non sono ancora in grado di rigirarsi.
Il Tummy time si può iniziare quando capiamo che il bambino è pronto a compiere questi esercizi, durante i quali possiamo stimolarlo parlando con lui, giocando, cantando, anche leggendo una storia. In questo modo potremo aiutarlo non solo a migliorare lo sviluppo motorio e dei muscoli, ma potremo anche avere un'occasione in più per interagire e stare insieme.
Tummy time, cos'è
Tummy time è un termine inglese, che significa letteralmente "tempo del pancino". È un esercizio consigliato per i più piccini, che consiste nel metterli a pancia in giù, ovviamente quando sono svegli, anche quando non sono ancora capaci di girarsi in quel modo spontaneamente.
Se per la nanna i pediatri consigliano di metterli sempre supini, per ridurre il rischio di SIDS e garantire un sonno sicuro e piacevole, quando non dormono, fin da piccolissimi, è importante tenerli di tanto in tanto in posizione prona, a pancia in giù. Ovviamente questa posizione va scelta solo quando c'è un adulto a sorvegliare e se il bambino è collaborativo: se in quel momento non ne vuole proprio sapere, evitiamo di forzarlo.
Quando si inizia a fare il Tummy time
La risposta è semplice: prima è, meglio è. Si può iniziare fin subito dai primi mesi, anche per abituare lentamente i bambini a questa posizione e renderla piacevole e accettata.
Possiamo iniziare tenendo i bambini a contatto pancia con pancia, quando siamo sdraiati o seduti, così da assicurare anche una connessione con loro. In questi momenti possiamo parlare con i neonati, che rimarranno estasiati dal suono della nostra voce e dall'espressione dei nostri volti.
Dal primo tentativo, il Tummy time dovrebbe essere ripetuto con una certa regolarità, ogni giorno, come attività da fare insieme, magari cambiando le modalità di interazione per rendere l'esercizio più coinvolgente e più curioso. Intorno ai tre mesi lo possiamo anche mettere in posizione prona davanti a uno specchio: adorerà guardarsi riflesso. Sempre a questa età, possiamo usare un tappetino e circondarlo di giochi.
Come si fa il Tummy time
Prima i bambini imparano questo esercizio, meglio è. Da più "grandicelli" potrebbero protestare, perché non sono abituati. Bisogna iniziare con calma: all’inizio basteranno pochi minuti al giorno. Se inizialmente il nostro piccolo non sembra gradire, non forziamolo ma riproponiamo l’esercizio dopo un pochino.
L'importante è stimolarli e interagire con loro, per rendere il Tummy time più coinvolgente e divertente possibile.
Sono tante le posizioni in cui mettere il bambino:
- pancia a pancia a diretto contatto con la nostra pelle nelle primissime settimane di vita
- disteso su un fianco sul nostro braccio all'inizio
- in posizione prona sul pavimento con un tappetino e con un asciugamano arrotolato sotto il torace
L'importante è cambiare spesso ambiente e superficie sulla quale adagiare il bambino: anche un prato va benissimo quando è più grandi allo. Dobbiamo scegliere superfici adatte nella posizione prona, agevolando così il movimento dei suoi muscoli.
I benefici da conoscere
I benefici di questo esercizio sono molti, considerando anche il fatto che spesso i neonati trascorrono molto tempo a pancia in su (nelle carrozzine, nelle sdraiette, nei passeggini, quando dormono). Quindi ogni tanto, quando è sveglio e può interagire, sotto la sorveglianza di un adulto si può proporre quella che è una vera e propria ginnastica per i più piccoli.
I benefici del Tummy time sono molti:
- aiuta a sviluppare la muscolatura di collo, schiena e testa
- migliorare la coordinazione della braccia
- aiuta a sviluppare i muscoli addominali
- consente al bambino di avere un miglior controllo del capo
- facilita l'apprendimento di movimenti come rotolare, strisciare, gattonare
- riduce il rischio di plagiocefalia del neonato
- permette di favorire lo sviluppo sensoriale, per vedere il mondo circostante da un altro punto di vista