Si erano recati a fare la carta di identità elettronica per la loro figlioletta nata ad agosto, dopo aver preso appuntamento. Solamente quando i genitori sono arrivati lì con la piccolina, per firmare per il documento valido per l'espatrio, l'amara sorpresa: la neonata era sconosciuta all'anagrafe. Quando sono arrivati in Municipio, gli addetti li hanno mandati via, perché la bambina per loro non esisteva, non era mai stata registrata.
La coppia di giovani genitori romani ad agosto ha accolto la sua prima figlia. La mamma della bimba ha raccontato che quando è nata hanno subito avviato tutte le pratiche. Hanno richiesto la tessera sanitaria e l'hanno registrata all'Agenzia delle Entrate. Poi hanno preso appuntamento nel loro Comune di residenza per richiedere la carta di identità elettronica. Quando però si sono presentati per avviare le procedure per la richiesta del documento, i genitori hanno scoperto che per l'anagrafe loro figlia non esisteva. Non era iscritta nel registro e non avrebbero potuto procedere con la loro richiesta.
"Il sistema ci ha fatto prenotare tutto, senza anomalie, sembrava fosse tutto in regola. Oggi ci siamo presentati in municipio mio marito ed io: serve la presenza di entrambi, perché è minorenne, altrimenti la carta non sarebbe stata valida per l'espatrio", queste le parole della donna che ha raccontato che, al loro arrivo, hanno compilato i documenti necessari e li hanno consegnati all'impiegata. Quest'ultima, però, non ha trovato nel database il nome della neonata. E non poteva concludere l'operazione.
L'impiegata ha anche fatto loro delle domande, prima dell'amara scoperta: "La bambina abita con voi? Ma siete sposati, vivete insieme? La bambina non risulta ancora registrata all'anagrafe, il documento non lo posso fare".
I genitori non sanno più che pensare. Secondo l'impiegata, essendo nata ad agosto, con le ferie di mezzo, magari la sua pratica non è ancora stata processata e registrata. L'operatrice li ha invitati a prendere un altro appuntamento e a sollecitare all'anagrafe per inserire la bambina nel registro.
"Abbiamo provato a chiamare tutti, più volte: ogni volta il telefono squilla a vuoto fino a quando non cade la linea". Ogni tentativo è risultato vano. Hanno anche preso un nuovo appuntamento, ma la prima data disponibile nel Comune di Roma è il 27 maggio del 2024. Intanto hanno mandato una pec all'anagrafe, nella speranza che qualcosa si possa muovere. Senza carta di identità, non possono nemmeno pensare di andare via qualche giorno o di avviare la pratica con l'assicurazione sanitaria: visto che non c'è la carta di identità, dovranno pagare tutte le spese sanitarie.
Uno scontro duro con la burocrazia italiana. Mentre i genitori si chiedono se sia normale aspettare così tanto per una registrazione all'anagrafe.