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24 Luglio 2023
18:00

Ventottesima settimana di gravidanza: cosa possiamo aspettarci?

Dallo sviluppo del feto ai possibili sintomi che si possono manifestare nelle future mamme, ecco tutto ciò che c'è da sapere sulla ventottesima settimana di gravidanza.

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Ventottesima settimana di gravidanza: cosa possiamo aspettarci?
ventottesima settimana di gravidanza

La ventottesima settimana di gravidanza si colloca nella seconda metà del settimo mese, il mese che inaugura il terzo e ultimo trimestre di gravidanza.

In questa fase il feto è già in grado di percepire alcuni stimoli provenienti dall'esterno (come i rumori o il tocco materno) e il corpo continua a formarsi, mentre la mamma molto probabilmente comincia a sentire "il peso" del pancione.

Il momento del parto è ancora lontano: in rarissimi casi può succedere tuttavia che alcune patologie o complicanze della gestazione possano causare una nascita estremamente prematura già in questa settimana, dando vita ai cosiddetti "settimini", i bimbi nati al settimo mese che oggi per fortuna hanno molte chance di sopravvivenza.

Cosa succede durante la ventottesima settimana di gravidanza

Durante la 28esima settimana di gravidanza il feto compie un altro passo nel cammino verso il proprio sviluppo. Ora il piccolo è lungo tra i 35 e 40 centimetri, con un peso che si aggira intorno ai 1100/1200 grammi.

Il feto continua a crescere ma la mamma inizia a sentire la fatica

È molto probabile che in questi giorni la futura madre cominci ad accusare un po' più di stanchezza a causa dell'ormai considerevole aumento del proprio peso e dell'ingombro del pancione.

Una dieta ricca di vitamine e proteine, la costante idratazione e frequenti momenti di riposo possono rivelarsi elementi determinanti per godersi al meglio questi ultimi mesi di gravidanza

I sintomi della ventottesima settimana di gravidanza

Il fermento ormonale tipico della gravidanza – combinato con l'espansione dell'utero, l'aumento del peso e le crescenti dimensioni del feto – espone il corpo materno ad alcuni effetti indesiderati.

Tra i sintomi più comuni della ventottesima settimana troviamo:

  • Frequente bisogno di urinare
  • Reflusso e bruciore di stomaco
  • Aumento della sete
  • Gambe doloranti e crampi
  • Prurito

Già in questa settimana possono comparire le prime contrazioni di Braxton Hicks, "false contrazioni" che a differenza di quelle vere non preannunciano l'inizio del travaglio, ma sono solo sintomatiche del corpo che si sta preparando alla nascita del bambino.

Si tratta dunque di semplici spasmi addominali facilmente riconoscibili per la loro irregolarità e il poco dolore causato.

Come capire se la gravidanza procede bene

Spesso il manifestarsi di alcune sintomatologie fastidiose come la nausea o le perdite vaginali vengono interpretate come segnali di pericolo o indizi di una gravidanza che non sta procedendo per il meglio.

Tali episodi invece, quando non si palesano con effetti particolarmente intensi e gravi, possono significare che il corpo materno sta rispondendo in modo efficace al grande sforzo della gestazione.

Il feto alla ventottesima settimana di gravidanza

Dopo 28 settimane il feto inizia ad assumere forme più proporzionate e raggiunge le dimensioni di un peperone o una zucca butternut.

ventottesima settimana di gravidanza

Il cervello del fagiolino è sempre più efficiente e strutturato, tanto che ora il feto riesce già a reagire a voci e stimoli con lievi calcetti.

In generale, tutti i sensi del bimbo stanno gradualmente migliorando, soprattutto la vista: gli iridi degli occhi iniziano a colorarsi, le ciglia comincino a sbattere e le pupille diventano ogni giorno più sensibili alla luce.

Polmoni e alveoli del bambino sono pressoché formati ma non ancora maturi. Questo aspetto è molto importante perché in caso di nascita pretermine il piccolo dovrà essere aiutato per riuscire a respirare autonomamente fuori dall'ambiente uterino.

Per qualche settimana il corpo del feto sarà ancora ricoperto di lanugo, un sottile strato di peluria che andrà a scomparire entro l'ottavo mese.

Come cambia il corpo della donna

In queste settimane andare a letto e abbandonarsi ad un riposo ristoratore potrebbe risultare piuttosto complicato, complice soprattutto l'ingombro del pancione che può complicare l'adozione di una posizione comoda per prendere sonno.

In questi casi l'aiuto di qualche cuscino o, per le più fortunate, un materasso reclinabile potrebbe svoltare la qualità delle nottate.

Alla ventottesima settimana poi l'aumento di peso inizia a diventare un fattore rilevante. Tuttavia, a meno d'incrementi eccessivi, si tratta di una condizione perfettamente normale.

Anzi, una gravidanza in piena salute prevede l'aumento, nel secondo trimestre, di circa 300-400 grammi settimanali (fonte: Humanitas), più o meno un chilo e mezzo in più ogni al mese fino al parto.

Il feto dopo 28 settimane

Questo aumento di peso però potrebbe comportare qualche contraccolpo su gambe e articolazioni. Per questo durante il secondo e terzo trimestre sono molto più  frequenti i crampi agli arti inferiori.

Gli esami da fare durante la ventottesima settimana di gravidanza

Tra la ventottesima e la trentaduesima settimana di gravidanza è possibile sottoporsi, qualora fosse necessaria, all'ecografia del terzo trimestre per valutare lo stato di feto, placenta e liquido amniotico. Tuttavia è molto frequente attendere anche la trentesima settimana per eseguire tale esame di controllo.

Oltre all'ecografia, la futura mamma può prendere in considerazione altri test:

  • Esame completo delle urine (con urinocoltura)
  • Esami del sangue: emocromo
  • Esami di screening per controllare la glicemia

Come affrontare questa fase della gravidanza?

Atteggiamento positivo e relax devono essere i due elementi cardine di quest'ultima fase della gravidanza.

Per arrivare al rush finale con meno ansie e timori però può essere una buona idea iniziare a prendere informazioni per partecipare ad un corso preparto.

Conoscere quello che ci aspetta può infatti diradare quell'alone di mistero e preoccupazione che spesso aleggia intorno al momento del travaglio e alle settimane immediatamente successive alla nascita del bambino.

Fonti mediche
NHS
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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