La vitamina D è chiamata anche la vitamina del sole, perché il nostro corpo è in grado di produrla in quantità maggiori quando è esposto alla luce naturale.
È famosa anche per essere la “vitamina delle ossa”, perché permette di assorbire meglio il calcio, promuovendo nel bambino una crescita sana, ma anche una struttura ossea più forte e prevenendo l’osteoporosi. Ma dove si trova e come si può assumere?
Che cos’è la vitamina D
La vitamina D è un nutriente di cui il nostro corpo ha bisogno per costruire e mantenere ossa sane. Questo perché il corpo può assorbire il calcio, il componente principale delle ossa, solo quando è presente la vitamina D, ma questa non la sua unica funzione. È, infatti, una sostanza antinfiammatoria, antiossidante e neuroprotettiva.
Sono abbastanza limitati gli alimenti che naturalmente la contengono, ma possiamo comunque assumerla con l’alimentazione scegliendo cibi fortificati, come il latte o i cereali, altrimenti aggiungendo ai nostri pasti pesce grasso, come salmone, sgombro e sardine, ma anche fegato e uova. Il metodo migliore, però, per garantire buoni livelli di vitamina D è l’esposizione alla luce solare. Non significa sdraiarsi su un lettino al sole per ore, ma semplicemente passare più tempo all’aperto, possibilmente quando il tempo è sereno. Questo perché il corpo è in grado di convertire, grazie al sole, una sostanza chimica nella nostra pelle in una forma attiva della vitamina (calciferolo).
Benefici della vitamina D nei bambini
Come anticipato, la vitamina D ha molti benefici in generale ma ancor di più nei bambini, soprattutto per le ossa, perché aiuta l’assorbimento del calcio, che consente una crescita sana dello scheletro e il mantenimento di ossa sane e forti. Ecco perché avere abbastanza vitamina D è fondamentale per scongiurare le malattie ossee, come il rachitismo nei bambini, l'osteomalacia negli adulti e l'osteoporosi negli anziani. Non è tutto, perché favorisce anche:
- Un umore migliore: poiché in inverno c'è meno luce solare, le persone tendono a produrre meno vitamina D, che può influenzare l'attività del neurotrasmettitore serotonina e di conseguenza avere un ruolo nel disturbo affettivo stagionale. In altre parole, serotonina è l’ormone della felicità e se manca è più facile sentirsi giù di morale.
- Può proteggere dalle infezioni respiratorie: attenzione, non è un rimedio per non ammalarsi, ma mantenere questa vitamina nei giusti livelli può garantire al sistema immunitario un funzionamento migliore.
Rachitismo nei bambini
Una delle conseguenze della carenza di vitamina D nei bambini è il rachitismo, caratterizzato da una demineralizzazione delle ossa che le rende più fragili e deformabili. Questa malattia, nei paesi occidentali ormai rara, è causata da un livello inadeguato di vitamina D dovuto alla mancanza di esposizione al sole o alla dieta. I segni e i sintomi del rachitismo includono deformazioni ossee, tra cui ingrossamento dei polsi e delle caviglie, la comparsa di nodosità al torace (il cosiddetto "rosario rachitico"), il rammollimento delle ossa del cranio e l'incurvamento delle ossa lunghe degli arti inferiori.
La vitamina D nei neonati
La vitamina D nei neonati è davvero molto importante. Sulla base delle linee guida nazionali e internazionali, si consiglia la supplementazione nei primi 12 mesi di vita, al dosaggio di 400 U.I. al giorno. Dopo l'anno di età, l'integrazione con la vitamina D è indicata solo in alcune categorie a rischio (in particolare, bambini con patologie croniche che comportano un ridotto assorbimento intestinale della vitamina).
Perché i livelli di questa sostanza siano adeguati, è comunque consigliabile che i bambini e gli adolescenti seguano una dieta varia ed equilibrata e svolgano frequenti attività all'aria aperta. Le due principali società italiane di pediatria, SIP (Società Italiana di Pediatria) e SIPPS (Società Italiana di Pediatra Preventiva e Sociale), hanno evidenziato che la carenza di questa sostanza interessa oltre il 50% dei bambini italiani.
Dove trovarla e come assumerla
Per garantire un adeguato apporto di vitamina D ci sono tre strade. Quali sono?
- Il sole: bisogna fare attenzione a evitare l'esposizione prolungata alla luce solare senza protezione solare.
- Cibi e bevande: pochissimi alimenti hanno naturalmente vitamina D. I pesci grassi come il salmone e la trota sono tra le migliori fonti. Fegato di manzo, formaggio e tuorlo d'uovo forniscono piccole quantità. Serve optare per cibi e bevande fortificati, come il latte, alcuni cereali, ma anche le bevande a base vegetale, come il latte di soia.
- Integratori: alcune persone potrebbero aver bisogno di vitamina D extra, come gli anziani, i neonati, i lattanti, gli adolescenti, le persone con la pelle scura o chi soffre di alcune patologie o chi assume farmaci che interferiscono con il metabolismo della vitamina D.