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23 Febbraio 2024
12:00

Voti alla scuola primaria, l’appello di pedagogisti e insegnanti al Ministro: «stop al colpo di mano»

Insegnanti, pedagogisti e personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura hanno lanciato una petizione per chiedere al Ministero un confronto riguardo la decisione di tornare ai giudizi "sintetici" per la scuola primaria: «Valutare non è certificare, ma “descrivere” il cammino umano e pedagogico di uno studente».

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Voti alla scuola primaria, l’appello di pedagogisti e insegnanti al Ministro: «stop al colpo di mano»
Voti alla scuola primaria, l'appello di pedagogisti e insegnanti

Dopo l'annuncio del nuovo cambio dei voti in pagella nella scuola primaria anticipato nei giorni scorsi dal Ministro Giuseppe Valditara, un gruppo di educatori, pedagogisti e personaggi del mondo della cultura ha deciso di sottoscrivere un appello per chiedere al Ministro dell'Istruzione del Merito di tornare sui propri passi.

Il documento, stilato dal maestro e giornalista Alex Corazzoli, vede come primi firmatari alcuni dei pedagogisti più autorevoli del Paese, tra cui Daniele Novara, Alberto Pellai e Monica Guerra, e chiede un serio confronto su quello che viene definito un «colpo di mano» per tornare valutare il percorso scolastico degli studenti italiani attraverso sterili voti numerici o espressioni come "Buono", "ottimo" o "Insufficiente".

Se infatti non è ancora chiaro cosa comparirà effettivamente sulle pagelle dei nostri bambini – Valditara ha parlato espressamente di votazioni sintetiche, paventando anche un ritorno del "gravemente insufficente", mentre la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti ha citato i vecchi voti numerici dall'1 al 10 – ciò che è certa è la volontà di accantonare di giudizi descrittivi ("Avanzato", "intermedio" etc…) perché ritenuti poco comprensibili.

Un posizione che ha lasciato perplessi parecchi addetti ai lavori, preoccupati dell'impatto che questo ritorno al passato potrebbe esercitare sull'apprendimento e la crescita degli allievi.

«Valutare significa dare valore – si legge nella petizione caricata su Change.org –  la valutazione ha la finalità più ampia di dare valore al percorso di apprendimento di ogni singolo alunno che deve tener conto del contesto da cui proviene, dello stato di partenza, delle difficoltà incontrate (la mancata continuità didattica, ad esempio, dovuta al precariato) a causa della stessa Scuola».

Per i firmatari dunque il rischio è di adottare un sistema di valutazione incapace di «“descrivere” il cammino umano e pedagogico di uno studente», limitandosi a giudizi perentori e privi di sfumature che in alcuni casi potrebbero svilire, demoralizzare e perfino ostacolare il processo formativo dei ragazzi.

Oltre a docenti e pedagogisti, l'appello è stato sottoscritto anche da molti nomi illustri del panorama culturale italiano, come le attrici Claudia Gerini, Anna Foglietta e Valentina Lodovini o gli attori Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino e Luca Zingaretti.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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