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18 Maggio 2023
13:00

Wish for a baby, la discussa fiera della fertilità rischia di diventare un pretesto contro chi non vuole la PMA?

Sabato 20 e domenica 21 maggio a Milano si terrà Wish for a Baby, l'evento dedicato alle pratiche di fecondazione assistita. Tra le tante polemiche e l'accusa di essere un megafono camuffato per incentivare la maternità surrogata, il discusso evento rischia però di diventare uno strumento di propaganda contro la PMA.

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Wish for a baby, la discussa fiera della fertilità rischia di diventare un pretesto contro chi non vuole la PMA?
fecondazione assistita

Dopo settimane di critiche e polemiche, il prossimo weekend la fiera della maternità PMA aprirà i battenti a Milano.

L'evento si chiama Wish for a Baby ed è in programma il 20 e 21 maggio per fare divulgazione rispetto ai temi legati alla fertilità e alla procreazione medicalmente assistita, e, indubbiamente, creare una rete di contatti tra le cliniche specializzate e i potenziali clienti.

L'evento è infatti organizzato e sponsorizzato da molte delle aziende private – soprattutto estere – presso cui si rivolgono le coppie che vorrebbero avere un figlio ma non riescono o non possono diventare genitori in modo naturale.

Proprio questo spiccato aspetto economico però è stato fin da subito oggetto di aspre critiche.

Il precedente e la polemica

Eventi come Wish for a Baby in realtà non è una novità assoluta per il nostro Paese. Già l'anno scorso un appuntamento molto simile era stato previsto sempre nel capoluogo lombardo da una società "assorbita" proprio dagli organizzatori di quest'anno, ma l'intero evento era saltato all'ultimo per le numerose proteste sollevate da politici e organizzazioni pro-Vita.

Ora però la manifestazione sembra destinata ad aver luogo, anche se la bufera mediatica non sembra certo essersi placata. Da diverse settimane infatti, quella è stata soprannominata dai detrattori come la "fiera dei bebè in vendita" è al centro di attacchi trasversali provenienti dal mondo della politica.

Un insolito duo di consigliere comunali milanesi – Deborah Giovanati (Lega) e Roberta Osculati (PD) – nei giorni ha anche avanzato una mozione ufficiale per spingere l'amministrazione guidata dal sindaco Beppe Sala a indagare sugli effettivi contenuti proposti della manifestazioni.

Il timore delle consigliere è infatti che nel corso dell'evento «vengano surrettiziamente passati contenuti contrari alle norme in vigore nel nostro Paese, che con l’art. 12 della Legge 40/2004 vieta e sanziona qualsiasi forma anche solo di pubblicizzazione della maternità surrogata».

A far eco all'iniziativa anche numerose associazioni di area conservatrice come Pro Vita, AIBI (amici dei Bambini) e Associazione Comunità Papa Giovanni XXII che hanno firmato un esposto congiunto per richiedere l'annullamento dell'intera manifestazione.

Propaganda camuffata?

La principale preoccupazione di chi si oppone a Wish for a Baby riguarda il fatto che l'agenzia inglese responsabile dell'organizzazione risulta essere l'inglese Five Senses Media, la quale sembra aver già esportato fiere in cui si sponsorizzava chiaramente la GPA in altri Paesi europei.

L'ultimo evento del genere si è tenuto a Berlino proprio a marzo di quest'anno nonostante in Germania la pratica della maternità surrogata risulti illegale come in Italia.

Andando a controllare il programma della due giorni milanese sul sito dedicato però, all'interno della folta proposta di mini-conferenze dedicate a ovodonazione, fecondazioni in vitro e trattamenti per l'infertilità, l'argomento GPA non compare mai.

Certo, le ristrette regole presentate ai visitatori in fase di registrazione per accedere ai padiglioni (niente video, niente registratori, niente foto) possono alimentare le teorie del sospetto, tuttavia la strumentalizzazione di un argomento particolarmente caldo come la maternità surrogata potrebbe nascondere anche un'ostilità latente nei confronti della PMA in toto, da alcuni vista come la porta d'accesso alla genitorialità per chi, come le famiglie arcobaleno, non ha altre strade per coronare il proprio desiderio di diventare mamme e papà.

Le informazioni fornite su www.wamily.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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