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20 Aprile 2023
14:20

Zero tasse per chi ha più figli: cosa cambierebbe per le famiglie?

Il Ministro dell'Economia Giorgetti ha recentemente annunciato un piano ambizioso per eliminare gran parte della pressione fiscale che grava sulle famiglie. Lo segue a ruota il leghista Bitonci, che propone detrazioni fino a 10.000 euro all'anno per ogni figlio a carico. L'obiettivo? Dare uno sprint decisivo alle nuove nascite, ormai un problema serio per il nostro Paese.

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Zero tasse per chi ha più figli: cosa cambierebbe per le famiglie?
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Dopo gli ultimi preoccupanti dati ISTAT, famiglia e natalità sono diventati due argomenti caldissimi per la nuova agenda di governo, con dichiarazioni quasi giornaliere sul tema e una serie d'indicazioni destinate ad accendere il dibattito dell'opinione pubblica.

L'ultima, e forse più clamorosa, è stata lanciata dal Ministro dell'Economia in persona, Giancarlo Giorgetti, il quale ha rilasciato un'intervista pubblicata il 19 aprile sul Foglio che è stata riassunta con un titolo d'impatto: "Niente tasse per chi fa figli". Una boutade isolata? Nient'affatto, anche perché, stando alle parole del Ministro, si tratta di un piano già in fase di elaborazione per poter essere inserito nella prossima legge di bilancio, anche se al momento non esistono ancora cifre esatte né una proposta legislativa ufficiale.

A poche ore dalla notizia ripresa da tutti i media poi, ci ha pensato un'altro esponente di rilevo della maggioranza, il sottosegretario al ministero delle Imprese Massimo Bitonci, a supportare con entusiasmo la visione di Giorgetti, spiegando come l'ambizioso progetto potrebbe diventare realtà grazie ad una serie di nuove detrazioni fiscali da applicare alle famiglie con più figli.

Lotta alla denatalità

Per il Governo la risposta alla profonda crisi delle culle vuote in Italia (mai così male come nel 2022, con meno di 400.ooo nascite nell'anno solare) deve passare da una riforma del sistema di tassazione.

Stando a quanto riportato dal Foglio, l'idea è quella di elaborare un incentivo su modello del "bonus 110%" da destinare alle famiglie con almeno due figli. Così facendo, l'Esecutivo punta a lasciare più soldi in tasca ai genitori nella speranza che ciò risulti un incentivo per la natalità e un supporto per chi i figli li ha già.

Le modalità per mettere in pratica un piano del genere – ricco di propositi ma anche di oneri per le casse dello Stato – non è stato ben inquadrato dal Ministro, che però promette ulteriori chiarimenti e maggiori dettagli in vista della legge di bilancio e dell'aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza) del prossimo autunno.

Quanto detto dall'On. Bitonci, però, può essere utile per capire qualcosa di più sulle intenzioni del governo Meloni.

Cosa cambierebbe?

Al di là della semplificazione giornalistica, il piano ipotizzato da Giorgetti non punta a non far pagare proprio nessuna tassa alle famiglie numerose (e lo steso Ministro lo ha sottolineato nell'intervista) ma, più realisticamente, a tagliare parecchie voci d'imposta che oggi gravano sul bilancio di un nucleo familiare.

Secondo il sottosegretario Bitonci ciò potrebbe essere realizzato mantenendo l'Assegno Unico Universale – ad oggi il principale sostegno economico offerto dallo Stato alle famiglie in possesso dei giusti requisiti – e aggiungendo nuove detrazioni fiscali che, sempre stando alle dichiarazioni di Bitonci, arriverebbero ad un massimo di 10.000 euro annui per ogni figlio a carico fino al termine degli studi universitari.

Il tutto senza il discrimen del reddito, che potrebbe essere sostituito dal numero di figli come parametro per calcolare l'entità degli sgravi fiscali. Un po' come avviene in Francia, dove le imposte vengono calcolate in base al sistema del quoziente familiare.

Anche qui però siamo nel campo delle ipotesi, benché sia ragionevole pensare che i 10.000 euro citati da Bitonci non siano da intendere come l'effettivo risparmio per ogni figlio, ma una specie di tetto massimo per le detrazioni d'imposta da inserire all'interno delle riforma Irpef (ossia sulle "tasse" del reddito) già al vaglio del Governo e per cui si vocifera di riduzioni oltre il 50% per l'aliquota di un genitore con due figli.

Reazioni e polemiche

Tali detrazioni, aggiunte all'assegno unico, potrebbero comunque rappresentare una boccata di ossigeno per i genitori italiani, anche qualche domanda sorge spontanea: basterà a rassicurare i giovani che desiderano fare figli ma vedono troppi scogli all'orizzonte? Come si troveranno le coperture per una manovra del genere? Ed è così giusto favorire le famiglie numerose senza preoccuparsi del reddito complessivo di andrà a ricevere le detrazioni?

Nel frattempo non hanno tardato ad arrivare le prime reazioni da parte degli addetti ai lavori. Come Vincenzo Caridi, Direttore Generale dell'INPS che così commentato le proposte di detassazione: «sono scelte politiche, di certo l'assegno unico è stato lanciato da un anno e può essere rafforzato e non è in contrasto con altre misure che possono essere previste per incentivare la natalità nel nostro Paese».

Molte invece le perplessità dei sindacati come la CGIL, che definiscono il piano del governo "irrazionale" e "inattuabile". Non solo, come espresso da Gianna Fracassi, vicesegretaria generale  CGIL, le detrazioni ipotizzate escluderebbero chi non ha in lavoro e le fasce di reddito più basse, andando ad avvantaggiare invece i più ricchi.

«In dettaglio – ha affermato Fracassi  – su 40 milioni di contribuenti circa 35 milioni avrebbero vantaggi parziali o nulli per incapienza. In presenza di due figli a beneficiare integralmente delle detrazioni sarebbe solo il 5% più ricco dei contribuenti»

La speranza è che i prossimi mesi portino in dote un po' più di chiarezza, anche perché il tempo per scongiurare l'inverno demografico è agli sgoccioli.

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Niccolò De Rosa
Redattore
Dagli studi umanistici all'esperienza editoriale, sempre con una penna in mano e quel pizzico d'ironia che aiuta a colorare la vita. In attesa di diventare grande, scrivo di piccoli e famiglia, convinto che solo partendo da ciò che saremo in grado di seminare potremo coltivare un mondo migliore per tutti.
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